Nel corso della trasmissione "Otto e mezzo" su La7 questo 3 febbraio è intervenuto Gianni Cuperlo, esponente del Pd che, intervistato dalla conduttrice Lilli Gruber, si è soffermato su molti temi di attualità politica.

'La scissione del PD è possibile e la temo. Invito i compagni a pensarci cento volte prima di farla'

In merito ai recenti sviluppi interni al PD ha detto: "Io spero in un congresso, cioè nella possibilità di discutere. Noi il 4 dicembre abbiamo subito una sconfitta profonda, severa e senza appello. E' stata sconfitta un'intera stagione e una classe dirigente, ma nelle settimane seguenti non ci siamo posti il problema fino in fondo di perché essa è arrivata.

Io vedo nella stagione renziana delle cose positive, non solo negative. Il punto fondamentale è: come siamo in grado oggi di rimettere insieme una proposta di centrosinistra? E' Renzi in grado di fare questo? Io ho dei forti dubbi. Bisogna lavorare a un'alternativa. Renzi dice di aver sbagliato un rigore al referendum, io piuttosto direi che in questi anni Renzi non ha giocato a calcio ma invece ha combattuto una gara di boxe dividendo il paese e la sinistra. Se non partiamo da questa foto non possiamo ricostruire le ragioni di un centrosinistra di governo".

A una domanda sulla possibile scissione del PD, Cuperlo ha risposto: "Secondo me a questo punto la scissione è possibile e io la temo. Io penso che il PD da solo non può vincere e senza il PD non c'è un centrosinistra di Governo in Italia.

Rompere il progetto storico del PD sarebbe una sconfitta per tutti. Dieci anni fa i DS avevano il 18% e dicemmo "Non basta, dobbiamo essere più forti". L'idea che oggi torniamo addirittura indietro io la vivo come una sconfitta. Ulivo 4.0? Non c'è Ulivo senza PD, esso è un pezzo di tale progetto. Prima di porre fine all'esperienza del PD io ci penserei cento volte e inviterò singolarmente tutti i miei compagni a pensarci cento volte"

Ma in caso di scissione Cuperlo va con la sinistra o resta con Renzi?

"Serve un'alternativa rispetto alla stagione di questi tre anni. Il problema non è con chi si sta. Il punto è che io voglio un centrosinistra competitivo. Renzi deve avere la capacità di unire e federare le diverse forse. Io però penso che lui non abbia ancora la comprensione di quello che è accaduto. Si può perdere, ma se rimuovi le ragioni della sconfitta e fai finta di nulla, tornerai a perdere. Io chiedo un Congresso in cui si discuta di tutto questo: se Renzi domattina convoca il Congresso io metto la mia firma sotto quella mozione"