È stata presentata da parte del Movimento 5 Stelle la mozione di sfiducia per il Ministro dello Sport Luca Lotti. Il fedelissimo renziano, già sottosegretario nell’esecutivo dell’ex sindaco di Firenze, è attualmente coinvolto nelle vicende riguardanti la Consip al pari del padre dell’ex Presidente del Consiglio.
I 5 stelle, per bocca dei cittadini capigruppo a Camera e Senato Caso e Montevecchi, non puntano il dito sull’aspetto giudiziario, sul quale dovrà far luce la magistratura, ma su quello politico, per una questione anche di correttezza e trasparenza verso i cittadini.
Per questo motivo, oltre a chiedere che il ministro Lotti riferisca in Parlamento sulla vicenda, queste le parole esatte: “Il ministro Lotti non può più far finta di niente, mettendo la testa sotto la sabbia, e deve immediatamente venire in Parlamento” i pentastellati chiedono anche spiegazioni all’attuale presidente del consiglio Paolo gentiloni Silveri.
Beppe Grillo inoltre rincara la dose, paragonando la questione Consip a Tangentopoli e vedendola come una bomba atomica sui partiti.
Sulla mozione di sfiducia a Luca Lotti, interviene anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini annunciando che il suo partito appoggerà la stessa, mentre Paola Taverna vede la necessità di andare alle elezioni quanto prima.
Anche Cuperlo dice la sua sulla vicenda: "Fossi in Lotti farei passo indietro".
La reazione di Lotti e del PD
Naturalmente il Partito Democratico intende fare quadrato intorno al suo ministro e respingere le accuse, per questo motivo voterà naturalmente contro la mozione di sfiducia.
Anche il diretto interessato tuttavia decide di dire la sua sulla vicenda, Lotti infatti afferma di essere totalmente estraneo a gare, tangenti e appalti; afferma inoltre di far parte di un movimento di persone serie e che si sta attivando la macchina del fango per strumentalizzare a livello politico la vicenda. A dimostrare l’ onestà delle azioni sue e di Matteo Renzi, Lotti cita gli anni di governo, proprio da parte di Renzi, nel capoluogo fiorentino.