Tempi duri per l’Internazionale Populista. Le note stonate sono arrivate dalle urne in Olanda, dove Geert Wilders si è dovuto arrendere al moderato premier Mark Rutte, ed a conti fatti non ci sarebbero eccessive chances per Marine Le Pen in vista delle presidenziali francesi. La candidata dell’estrema destra dovrebbe comodamente raggiungere il ballottaggio, dove però avrebbe pochi numeri per contrastare il dissidente socialista Emmanuel Macron. La leader del Front National, in ogni caso, ha già subito un duro colpo al morale dopo l’attacco in Siria da parte di Donald Trump l’ha lasciata letteralmente sgomenta.

Non è un segreto che le destre europee considerino l’elezione di Trump il secondo segnale di un vento che avrebbe cambiato direzione. Prima la Brexit con la fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione Europea, poi l’ingresso alla Casa Bianca di un presidente che prometteva di rompere i ponti con il passato e, oltretutto, di avvicinarsi politicamente alla Russia di Vladimir Putin, altro modello anti-UE, che recentemente ha ricevuto con tutti gli onori la Le Pen al Cremlino. “E meno male che in campagna elettorale aveva criticato l’interventismo americano del passato”, ha detto tra i denti la candidata all’Eliseo, chiedendosi se per caso “era troppo per il presidente americano attendere i risultati di un’inchiesta internazionale che chiarisse quanto accaduto in Siria”, in riferimento al presunto attacco chimico del governo di Damasco.

Contrario all’azione militare anche il leader degli indipendentisti britannici, Nigel Farage, tra i maggiori promotori della Brexit e recentemente ricevuto da Trump negli States.

La rabbia dei fans italiani

Decisamente critico anche Matteo Salvini. Per il segretario della Lega Nord i missili sulla Siria sono “un regalo all’Isis”, riferendosi all’attacco nei confronti di un governo che combatte sul campo lo Stato Islamico.

In questo modo, secondo Salvini, si distoglie l’attenzione dal vero obiettivo delle campagne militari in Medio Oriente. “Forse il presidente Trump è stato consigliato dagli stessi che stanno ancora cercando le armi chimiche di Saddam”, aggiunge ironicamente il leader del Carroccio. In Italia la lista dei fans prontamente scesi dal carro, del resto, è piuttosto lunga.

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si augura che Trump “non prosegua la folle politica di appoggio al fondamentalismo islamico perseguita da Obama” mentre Simone Di Stefano di Casapound parla addirittura di “tradimento nei confronti del popolo americano”. Singolare il post su Facebook del Fan Club italiano di Donald Trump. “Ci schieriamo dalla parte del popolo siriano – si legge – e denunceremo ogni attività americana in Siria”.