Come da tradizione in casa Partito Democratico, al di là della soddisfazione diffusa non sono mancate le ombre nella giornata delle Primarie. In particolar modo in Sicilia e in Calabria sono fioccate diverse denunce da numerosi seggi, con i rappresentanti delle liste dei tre candidati a dimenarsi tra duplicati di schede e tentativi di violazioni varie. Il maggior numero di anomalie si sono riscontrate nel Cosentino dove, esponenti pro Orlando, hanno accusato l’impossibilità di insediarsi all’interno dei seggi di appartenenza per procedere alla consueta vidimazione delle schede così come previst0 dal regolamento delle elezioni.

In altri Comuni della stessa Provincia, invece, è stato risolutivo solo l’intervento delle forze dell’ordine che hanno riportato la calma tra le opposte fazioni. Particolarmente attivo sul web il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che già intorno a Mezzogiorno (mentre si consolidava il primo dato parziale di un’affluenza superiore alle 701mila unità ndr) ha invocato scrupolosa attenzione per arginare i tentativi di brogli. Una richiesta che di certo non ha contribuito a rasserenare il clima di una giornata che, a dispetto dei proclami collettivi, si è trascinata tra polemiche e veleni non certo marginali.