Altissima tensione questo pomeriggio dentro e fuori l’aula del Senato. Mentre Palazzo Madama veniva assediato da alcune centinaia di militanti di CasaPound, tra gli scranni scoppiava la bagarre a causa del contestatissimo provvedimento sullo ius soli. Fonti Pd riferiscono che il ministro dell’Istruzione Valeria fedeli sia dovuta ricorrere all’aiuto dei medici perché spintonata durante l’irruzione dei senatori leghisti sui banchi del governo. Il capogruppo al Senato della Lega di Salvini, Gian Marco centinaio, d’altra parte, nega che la Fedeli sia stata anche involontariamente colpita.

Le immagini del video visibile qui sotto sembrerebbero dargli ragione. Ma Centinaio fa di più: si presenta zoppicante (“Ho un ginocchio gonfio”) e con due dita della mano sinistra fasciate (“Devo ancora fare la lastra”) negli studi di La7, dove sta andando in onda, in rigorosa diretta, la trasmissione Tagadà condotta da Tiziana Panella.

Centinaio arriva zoppicando a Tagadà

Mentre sui siti internet dei principali quotidiani viene battuta la notizia che il ministro Valeria Fedeli ha dovuto recarsi presso l’infermeria del Senato - dove le sono stati applicati dei cerotti, in non meglio precisati punti del corpo e le sono stati somministrati antidolorifici -, sugli schermi di La7 va in onda il colpo di teatro di Gian Marco Centinaio.

Il corpulento leader dei senatori lumbard si trascina a fatica verso la poltrona dello studio di Tagadà, suscitando persino la pietà della conduttrice che, mossa a compassione, si offre di aiutarlo. Centinaio, infatti, zoppica vistosamente e mostra orgogliosamente due dita di una mano fasciate alla bene e meglio.

‘Dalle immagini si vede chiaramente che nessuno l’ha toccata’

Il sospetto che stia facendo ‘scena’ allo scopo di parare le accuse di comportamento violento contro la Fedeli viene subito al sindaco Pd di Pesaro, Matteo Ricci, presente in collegamento. “Vieni qui a fare la vittima con le dita fasciate”, gli rinfaccia Ricci, ma Centinaio è un fiume in piena: “Non ho cercato la colluttazione”.

E sulla Fedeli: “Dalle immagini si vede chiaramente che nessuno l’ha toccata”. E, in effetti, a giudicare dalle immagini disponibili, si vede il ministro che, all’inizio, tenta di scacciare i leghisti invasori dei banchi del governo ma, alla fine della ‘rissa’ che costerà l’incolumità all’occupante Centinaio, sembra essere scossa, ma meno che mai dolorante o ferita.

Contro Grasso

Centinaio espone le sue ragioni, riferendo che la colpa di quanto accaduto sarebbe da attribuire al presidente di Palazzo Madama, Pietro Grasso. Il capogruppo salviniano avrebbe alzato la mano per prendere la parola. Passaggio secondo lui obbligato, non consentito invece da Grasso che “tratta il Senato come il tinello di casa sua”.

Centinaio sostiene che il provvedimento sullo Ius soli, presentato in aula senza relatore, dovesse per forza tornare all’esame della commissione: richiesta bloccata di imperio dalla terza carica dello Stato.