Questo giovedì 15 giugno a Montecitorio Blasting News ha intervistato in esclusiva l'onorevole Bruno Tabacci, che ci ha parlato a tutto tondo della fase politica attuale e del futuro del centrosinistra. Ecco che cosa ci ha detto.

Tabacci racconta la nascita di 'Insieme', nuovo soggetto del centrosinistra

Onorevole Tabacci, ci conferma che lei sarà il 1° luglio fra i promotori del nuovo progetto politico chiamato 'Insieme', con fra gli altri Bersani e Pisapia?

"Sì, stiamo lavorando da tempo sulla necessità di riunificare il centrosinistra e di metterlo nelle condizioni di essere competitivo in vista della prossime Elezioni politiche.

Ci sembra un'azione assolutamente necessaria e doverosa alla quale Pisapia si è impegnato con grande generosità, anche sulla base dell'esperienza maturata a Milano".

Il vostro sarà un vero e proprio soggetto politico unitario? Ci può spiegare i valori di fondo che vi ispirano?

"Sarà un soggetto politico nuovo, di centrosinistra, che si ispira all'area del progresso e dell'innovazione, che è tipica delle fase evolutive come questa nelle quali occorre tenere conto di quello che avviene nel mondo. La globalizzazione è sempre più intensa e il ruolo dell'Europa, specie durante la presidenza Trump, dovrà essere sempre più da protagonista e trovare le ragioni del suo rilancio. In Italia serve una formazione del centrosinistra che sia nettamente alternativa ai populismi, i quale si annidano in tutte le storie politiche più recenti e che sono una degenerazione della politica nel nostro paese e non solo.

Per fortuna pare che i populismi siano in una fase di stallo, ce lo auguriamo, però il centrosinistra non può che essere alternativo a queste forze e alle destre che giocano in collegamento col populismo".

Tabacci sui rapporti col PD e con la sinistra

Pensa che ci sia la possibilità di un accordo col Pd, magari dopo le elezioni, o pensa che le strade si siano ormai separate?

"Il problema della coalizione noi lo abbiamo sempre segnalato come un fatto essenziale in una democrazia decidente.

L'autosufficienza presuppone un schema di natura bipartitica che però nel nostro paese non c'è. La coalizione va costruita, se però il PD ritiene di aver già deciso tutto, è chiaro che diventa complicato un percorso di questa natura".

Quali rapporti avrete sul piano politico ed elettorale invece con gli altri che, da sinistra, si oppongono al PD?

"Non si pongono pregiudiziali di natura personale, però non vogliamo fare una sommatoria di simboli.

Soprattutto ci sono dei punti fermi: ovvero l'idea di Europa e una visione che richiama alle migliori esperienze del centrosinistra. Se da quelle parti si nega il valore del centrosinistra dicendo che esso è morto e che non può essere resuscitato, e se dall'altro si dice che l'Europa è un disvalore e si occhieggia verso le pulsioni populiste, è evidente che siamo su fronti molto diversi".