In attesa che la rete possa incoronarlo, Luigi Di Maio si è già preso il Movimento5Stelle. Ieri sera ospite di Enrico Mentana a Bersaglio Mobile, il vicepresidente della Camera ha fatto il punto sulla stretta attualità politica. Dalle dimissioni di Costa alla questione vaccini, dall’emergenza incendi all’europa, dai vitalizi al programma di governo a Cinquestelle: Di Maio ha risposto a tutte le domande, comprese quelle più scomode, facendo trapelare una sostanziale tranquillità. È sui vaccini che il giovane potenziale candidato premier ha rettificato il tiro rispetto ad altri suoi colleghi, ammettendo di essere a favore e che farebbe vaccinare suo figlio “in contatto con il suo pediatra”.
Nel colloquio con il direttore del Tg di La7 sono emerse anche le giustificazioni di Di Maio sulle numerose gaffe in cui è incappato nel corso della sua prima esperienza politica in Parlamento: Canadair, caso Boneschi e pasticci sulla geografia. Di Maio ha dirottato ogni responsabilità, finendo con l’ammettere di aver sottovalutato la portata dei compiti assegnati ai suoi collaboratori. “Molti errori che mi attribuiscono soprattutto sui Social Network - ha concluso - non erano direttamente colpa mia”.