Il Governo avrebbe allo studio un progetto di legge per rendere le mense scolastiche obbligatorie e così mettere la parola fine alla, cosiddetta, guerra del panino. La potenziale riforma non riguarderebbe soltanto i servizi di ristorazione delle scuole pubbliche, ma abbraccerebbe anche i servizi mensa degli altri enti pubblici, compresi gli ospedali. Anche perché, secondo l'articolo 5 del nuovo disegno di legge, i servizi di ristorazione sono considerati parte integrante delle attività educative e formative garantite dalle scuole.

Ovviamente le famiglie che sostengono il diritto al panino non sono assolutamente d'accordo.

Mentre i promotori del disegno di legge, presentato al Senato, affermano che, in questo modo si mette la parola fine al caos creato nelle scuole da questa polemica.

Le contestazioni delle organizzazioni dei genitori

Secondo i genitori della Rete Nazionale delle Commissioni Mensa si vuole, in questo modo, cancellare il risultato ottenuto con la storica sentenza del Tribunale di Torino che ha costituito il precedente giuridico per poter rendere effettivo il diritto al pasto fai-da-te. Secondo Sabrina Calogero della Rete mensa quello che verrà reso obbligatorio da questo nuovo disegno di legge, che riprende una precedente proposta del 2015, è il servizio in mensa a pagamento non la mensa tout court.

Inoltre, la proposta di legge è stata varata ( verrà esaminata dalla Commissione Agricoltura del Senato entro l'estate) senza consultare le organizzazioni dei genitori. Di fatto è un disegno di legge che favorisce le grandi imprese della ristorazione senza pensare al benessere e alla qualità dei pasti da fornire agli alunni.

Molti genitori, per poter garantire un pasto sano ai propri figli li faranno passare dal tempo pieno a quello normale in modo da farli mangiare a casa. Inoltre c'è anche un discorso di carattere economico in quanto la mappa dei costi per i servizi mensa è piuttosto variegata. Si va, infatti, dai 7,10 euro a pasto di Torino ai 2 euro di Perugia.

E molti genitori non sono disposti o non hanno la possibilità di sostenere una spesa del genere.

Lo schema di riforma del progetto di legge

In pratica, il nuovo progetto di legge va ad incidere sui criteri del capitolato d'appalto adottando la metodologia dell'asta con vincitore l'impresa che presenta l'offerta più vantaggiosa. Secondo la relatrice del ddl in Commissione Agricoltura, la Senatrice Angelica Saggese lo scopo del ddl non è quello di obbligare qualcuno, ma quello di offrire un servizio qualitativamente più elevato e a costi più bassi. Inoltre, dato che in Regioni e Città differenti le istituzioni scolastiche adottavano comportamenti difformi, secondo Saggese, la nuova proposta di legge mette ordine e contribuisce a fare chiarezza. Da parte loro, le associazioni dei presidi paragonano la mensa obbligatoria alla fornitura dei libri di testo alle elementari che è gratuita o quasi. Quindi a un servizio essenziale.