Il Presidente di Forza Italia torna a pieno titolo in campo nella bagarre politica, forte dei sondaggi che danno vincente il centrodestra unito con un buon margine di distacco sul Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Berlusconi sta provando ad arrivare alla fatidica soglia del 40% per avere la maggioranza della Camera dei Deputati cosi da governare senza dover cercare accordi con altri partiti e senza dover riformare la grande coalizione che negli ultimi anni ha governato il Paese, non senza trasformismi all'interno delle Aule parlamentari, con un connesso ulteriore allontanamento da parte degli italiani dalle urne in particolare e dalla politica in generale.
Sfida a Matteo Salvini e Giorgia Meloni
Il nuovo movimento si chiama "Rivoluzione Italia" ed a quanto sembra il simbolo è già stato depositato lo scorso 14 settembre. una tattica che sembra voler essere un monito ai colleghi sovranisti di Fratelli d'Italia e Lega Nord, con le loro voglie anti europeiste ed anti euro, riassettando il ruolo centrale che Forza Italia ha sempre avuto dal 1994, senza derive estremiste da parte di Berlusconi.
Questo è già il secondo simbolo concernente liste civiche appartenenti all'area berlusconiana che viene depositato, dopo quello della Brambilla, che con il suo Movimento Animalista, al primo rilevamento dei sondaggi ha fatto registrare quasi il 3% dei consensi.
Giocare la partita quindi al centro e sulle liste civiche per riconquistare un nuovo bacino elettorale che potrebbe garantire quel 5-6% in più che garantirebbe la maggioranza alla Camera ed a quanto pare molto meno ricattabile dall'ala destra del suo stesso schieramento. L'obiettivo dichiarato del Cavaliere è quello di riportare quindi alle urne il bacino enorme del "non voto" che è un bacino potenziale di milioni di voti da nessuno vuole farsi scappare.
Includendo poi i delusi del Movimento Cinque Stelle che con il V-day si era appropriato di questo bacino di voti che ha fatto schizzare il partito di Beppe Grillo e Casaleggio, oggi di Di Maio, al 30%. Insomma il centrodestra sembra avere l'intenzione di tornare a governare da solo senza più dover arrivare ad accordi con il Partito Democratico, seguendo il modello dei sindaci, ovvero sfruttare quelle liste civiche che spesso e volentieri alle elezioni comunali hanno fatto la fortuna del centrodestra e di Forza Italia per il raggiungimento della vittoria.