Il terremoto politico provocato dall'uscita dal gruppo dei Senatori Pd del Presidente del Senato, Pietro grasso, non si ferma e anzi prende sempre più vigore. Secondo un sondaggio realizzato dall'Istituto Ipr-Marketing uno schieramento composto da MdP-Articolo 1, sinistra Italiana e Possibile raccoglierebbe il 15% dei consensi mandando definitivamente in crisi il Partito Democratico.

Pietro Grasso da solo vale il 5%

Secondo il sondaggista Antonio Noto, il Presidente del Senato ha il profilo giusto per unire molti insoddisfatti dell'operato dell'attuale segretario dem Matteo Renzi.

Il suo profilo istituzionale, infatti, da un lato rappresenterebbe una garanzia per gli elettori democratici più moderati, dall'altra potrebbe essere in grado di raccogliere il favore anche delle formazioni attualmente fuoriuscite e all'esterno del Partito Democratico. In sintesi e analizzando "i numeri" dunque, sommando al bottino elettorale di Mdp-Sinistra Italiana- Possibile un 3% di persone scontente dell'operato dell'ex Presidente del Consiglio e un 3% di elettori indecisi ma di centro-sinistra si arriva intorno al 10%. A questo già importante risultato andrebbe aggiunto il 5% che porterebbe in dote l'ex magistrato antimafia.

Sondaggi politici: Grasso piace al 67% degli elettori Pd

Un altro dato dovrebbe far preoccupare di molto i vertici del Nazareno: la rilevazione, infatti, quantifica addirittura con il 67% la percentuale di elettori democratici che guarda con simpatia ed interesse all'operato politico del Presidente del Senato.

Il dato diventa ancora più sorprendente se si guardano gli elettori renziani: in questo caso circa 6 su 10 (62%) esprimono un giudizio positivo. Paradossalmente, ma non troppo, il giudizio scende al 54% se si guarda all'elettorato di sinistra.

Mettendo insieme queste analisi, dunque, vien fuori certamente un profilo trasversale in grado di raccogliere consensi sia all'interno, sia all'esterno del Pd, cosa che gli altri leader della "cosa rossa" attualmente non riescono a fare.

Un profilo difficilmente attaccabile con il refrain usato da Renzi e i suoi "della sinistra estremista e radicale". La sua eventuale candidatura, insomma, cambierebbe l'immagine alla formazione che si sta costruendo che non sarebbe più qualcosa a sinistra del Pd, ma qualcosa a sinistra.

Pietro Grasso, insomma, potrebbe avere le carte in regola per essere il nuovo Romano Prodi costruendo una sorta di Ulivo 2.0.