Questa mattina è stata presentata una risoluzione della maggioranza, primi firmatari Luigi Zanda del Pd, Laura Bianconi di Ap e Karl Zeller delle Autonomie, che dovrebbe impegnare il Governo a rivedere gradualmente Il meccanismo alla base del superticket sanitario in modo da ridurre i costi che gravano sugli assistiti.

Si tratta di un argomento estremamente importante per il movimento di Bersani e D'Alema , che ne chiedeva la totale abolizione per poter dare pieno appoggio alla manovra economica in preparazione. Questo prima dello strappo consumatosi nella giornata di ieri.

Le altre richieste di Mdp

L'abolizione totale del superticket inciderebbe sulla spesa sanitaria per circa 600 milioni di euro. Ma non è l'unica misura sollecitata dal partito dei fuoriusciti dal Pd. Un altro punto importante per poter concedere il proprio sostegno alla manovra riguarda lo slittamento del pareggio di bilancio che, con un'altra risoluzione, il Governo si è impegnato a portare al 2020.

Le dichiarazioni dei senatori Fornaro e Guerra

All'apertura sul superticket da parte della maggioranza di governo ha dato una risposta netta e precisa il senatore Federico Fornaro, il quale precisa che l'atteggiamento del movimento non è cambiato. Fornaro ritiene insufficiente quanto proposto nella risoluzione di maggioranza sul superticket.

Prima di modificare comportamento si vuole vedere se i buoni propositi saranno seguiti da atti concreti nella legge di Bilancio.

A conferma di questo orientamento anche le dichiarazioni della capogruppo al Senato di Mdp, Maria Cecilia Guerra, che conferma l'appoggio al Governo per quanto riguarda la proposta di slittamento del pareggio di Bilancio nel 2020, ma per quanto riguarda la risoluzione sul superticket il discorso è diverso.

Per Guerra serve un segnale di vera disponibilità da parte della maggioranza che ancora non c'è.

Il voto contrario di Sinistra italiana

Nicola Fratoianni di Sinistra italiana, da parte sua, boccia la manovra su tutta la linea. Non ci sarebbero, infatti, risorse sufficienti per gli investimenti pubblici, né per le necessarie misure di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

Non sarebbero sufficienti neanche le risorse stanziate per scuola, ricerca e università. Anche le misure sulla sanità sarebbero irrisorie. Di conseguenza, Sinistra italiana, dichiara Fratoianni, voterà contro la manovra.