Dall’atto della sua discesa in campo da leader politico, Pietro Grasso continua a scatenare vespai di polemiche preoccupanti bipartisan. Le ultime dichiarazioni, le ospitate televisive, qualche gaffe di troppo, hanno in qualche modo compromesso quello che pure dovrebbe essere il ruolo super partes dell’attuale presidente del Senato. Può Grasso garantire l’imparzialità nelle sue funzioni ora che è stato incoronato candidato premier nel listone di Liberi e Uguali? Una domanda lecita che si è posta anche il Quirinale. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, pare non aver molto gradito la scelta dell’ex magistrato dell’Antimafia di gettarsi da protagonista nella mischia politica.

Del resto quello di Grasso è stato da sempre un profilo gradito a molti, a tal punto da essere considerato un potenziale erede proprio di Mattarella. A complicare il tutto, inoltre, è l’imminente uscita dai ranghi anche della terza carica dello Stato, Laura Boldrini. La presidente della Camera è pronta infatti ad accodarsi a Grasso nell’imminente campagna elettorale e non ha fatto mistero negli ultimi mesi dei suoi propositi. Due svolte politiche che hanno contribuito ad accelerare lo scioglimento anticipato delle Camere che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe avvenire già il prossimo 27 dicembre.