Non si tratta della prima dichiarazione in favore di un fantasioso ritorno di Benito mussolini, è oramai cosa risaputa che gli appassionati di storia ed i sostenitori dell'estrema destra siano favorevoli ad un ritorno al regime oramai bandito dallo Stato italiano, ossia il fascismo. A far scoppiare l'ennesima polemica sull'argomento è stata proprio la nipote del duce, Alessandra Mussolini, la quale ospite del programma Radio Cusano Campus, ha espresso la sua opinione dopo essere stata chiamata in causa a seguito di quanto accaduto ad ostia.

L'aggressione al giornalista che ha portato l'arresto di Roberto Spada

Il tutto nasce a seguito della vicenda che vede come protagonista Roberto Spada, il quale lo scorso 14 novembre fu intervistato in merito al presunto coinvolgimento del Clan Spada di Ostia con Casapound. Il video dell'intervista e la successiva aggressione al giornalista di Nemo, fece in poco tempo il giro della rete creando molta indignazione. Spada fu tratto in arresto per lesioni aggravate dal metodo mafioso e tuttora si trova rinchiuso in carcere. Questa mattina invece, si sono aperte le porte del carcere anche per il complice di Roberto Spada, Ruben Nelson Alvez del Puerto, il quale dovrà rispondere delle accuse di lesioni e la violenza privata aggravate dal metodo mafioso.

Dopo i fatti di Ostia Alessandra Mussolini si sfoga a Radio Cusano

Era passati solo alcuni giorni dall'aggressione del giornalista di Nemo ad Ostia e la situazione del litorale laziale è salita alla cronaca di tutte le testate giornalistiche per l'ennesimo evento negativo e legato alla criminalità. Alessandra Mussolini, ospite del programma radio, Cusano Campus, aveva parlato in merito alla situazione inerente alla criminalità organizzata e diffusa, asserendo che si trovava in accordo con un radio spettatore per una eventuale rievocazione del nonno, Benito Mussolini.

La donna si è così espressa: «Un ascoltatore vi ha scritto che servirebbe mio nonno per riportare l'ordine? Sì, magari due o tre mesi. Due o tre mesi di mio nonno a Ostia e si risolve tutto, sì. Quando già tu vedi le forze dell'ordine che vanno in giro la gente è più tranquilla».

Apologia del fascismo e la nuova legge Fiano, quando un ideale diventa reato

Le parole della Mussolini in merito al ritorno del suo avo per risolvere il problema criminalità hanno scatenato numerose polemiche e sollevato l'ennesima contestazione in merito a quanto è definito dalla legge italiana. Attualmente in Italia vige il reato di apologia del fascismo, pertanto, chiunque promuova od organizzi un'associazione, un gruppo o movimento con le caratteristiche e con le finalità di riorganizzare il disciolto partito fascista, è punibile con l'arresto dai 18 mesi fino a 4 anni. Dallo scorso 12 settembre invece, ha preso il via la nuova legge Fiano, passata alla Camera dei Deputati ed in attesa della valutazione al Senato, la quale prevede da sei mesi a due anni di reclusione per chi fa saluti romani o vende materiale che richiama i regimi totalitari.