Dopo il Russiagate sarà, ora, la volta dell'Italiagate? Ne è convinto il Senatore Democratico americano Ben Cardin. Tanto da aver commissionato al suo staff un rapporto sulle ingerenze internazionali della Russia. Il rapporto, dedica sole tre pagine all'Italia, ma presenta le ragioni di questa possibile ingerenza da parte del Cremlino. Non solo. Evidenzia, anche, le criticità di alcuni dei contendenti, in particolare il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord.

Le ragioni della temuta interferenza russa

Secondo il rapporto dello staff del Senatore Democratico, la Russia avrebbe interesse ad interferire nelle elezioni politiche di tutti i paesi europei con l'obiettivo, non dichiarato, di agevolare quelle formazioni che sono contrarie ad un rinnovo delle sanzioni europee contro la Russia per il conflitto, tuttora in corso, con l'Ucraina.

In quest'ottica il rapporto del Senatore Cardin analizza la posizione del M5S che, nel corso del tempo, ha manifestato la sua contrarietà alle sanzioni contro la Russia e ha cercato di favorire, sempre secondo il rapporto del Senatore americano, una normalizzazione delle relazioni con il regime siriano di Assad. Non solo, il rapporto cita anche il fatto che il M5S ha riconosciuto l'annessione della Crimea e si oppone ad una partecipazione regolare dell'Italia alle esercitazioni della Nato.

Il rapporto, infatti, cita varie fonti di stampa e, per quanto riguarda la contrarietà alle esercitazioni Nato, cita frasi di Manlio di Stefano secondo il quale la Nato avrebbe in mente di lanciare un assalto finale nei confronti della Russia.

Ma, secondo quanto scritto nel rapporto, di Stefano avrebbe affermato che c'è un limite all'alleanza tra Italia e USA.

Il ruolo della Lega Nord

Sempre in quest'ottica rientrano le manovre del Cremlino per favorire e instaurare rapporti formali con partiti estremisti in tutta Europa. Per quanto riguarda il caso italiano, il rapporto del Senatore Cardin cita l'esempio della Lega Nord che, nel corso dello scorso anno, avrebbe sottoscritto un accordo di cooperazione con la formazione denominata Russia Unita con l'obiettivo di sviluppare legami più forti all'interno del Consiglio d'Europa e nell'Osce.

Inoltre, l'accordo dovrebbe servire a sviluppare maggiori rapporti economici tra i due paesi.

Il rapporto, poi, cita osservatori internazionali che avanzano il sospetto che il partito di Matteo Salvini possa aver ricevuto fondi direttamente dal Cremlino. D'altra parte non ci sarebbero evidenze di questo genere per quanto riguarda il M5S.

Infine, il rapporto cita un anonimo dirigente italiano della sicurezza nazionale che avrebbe detto al Business Insider alcune formazioni politiche sarebbero permeabili a queste infiltrazioni non essendo preparate ad affrontarle.