Con le elezioni politiche nazionali per il rinnovo del parlamento che si terranno il prossimo 4 marzo, aumenta la curiosità nello scoprire quali sono i partiti destinati a ricevere più consensi. Allo stato attuale nessuna coalizione politica risulterebbe in grado di formare un governo, ma le cose potrebbero forse cambiare nel corso delle settimane successive.
La posizione dei 5 stelle
Il Movimento 5 Stelle e il suo candidato premier Luigi Di Maio hanno più volte dichiarato la disponibilità a trovare accordi post-elettorali con altre forze politiche per poter dare il via alla prossima legislatura (probabilmente con il partito Liberi e Uguali di Grasso, ma eventualmente anche con la Lega di Salvini se le condizioni lo consentiranno).
Centro-destra in vantaggio
Da molto tempo, il centro-destra di Berlusconi, Salvini, Meloni e altri alleati sembra essere destinato a ricevere la maggior parte dei voti, a scapito della coalizione di centro-sinistra e di altre liste. Stando alle ultime rilevazioni dell'istituto EMG sulle intenzioni di voto degli italiani, il Movimento 5 Stelle si conferma il primo partito d'Italia attestandosi al 26,5% e perdendo lo 0,5% rispetto alla rilevazione precedente della scorsa settimana.
Il centro-destra nel suo insieme raggiunge il 37,5%. Forza Italia perde lo 0,1% rispetto alla precedente rilevazione e risulta al 15,9%. La Lega è invece data al 13,8% e perde lo 0,1%. Fratelli d'Italia perde anch'esso lo 0,1% fermandosi al 5%, mentre la lista Noi con l'Italia-UdC guadagna lo 0,1% portandosi al 2,8% delle preferenze del campione rappresentativo di coloro che voteranno.
Dunque, soltanto la “quarta gamba” dello schieramento è riuscita a racimolare qualche punto percentuale in più, nel mentre le principali tre forze hanno perso qualcosa.
Il centro-sinistra insegue a fatica
Per quanto concerne il centro-sinistra, la coalizione facente capo a Renzi come candidato premier registra un aumento dello 0.6% e si porta al 28,7%, con il Partito Democratico al 24% (+0,3%), la lista Più Europa-CD all'1,7% (+0,3%), il cartello elettorale Insieme all'1,6% (stabile), Civica Popolare di Lorenzin all'1% e SVP allo 0,4%.
La lista Liberi e Uguali, ovvero l’accordo elettorale tra forze di sinistra e centro-sinistra che non si riconoscono nella leadership di Renzi, è data al 5,7% (perde lo 0,4%) e gli altri partiti fuori dalle coalizioni sono dati nel complesso all’1,6%.
Preoccupa l'astensione
Una percentuale del 14% riguarda gli indecisi (0,2% il calo), gli astenuti sono dati al 32,8%, (in calo dell'1%) mentre il 2,4% del campione intervistato ha dichiarato di votare scheda bianca.