La proposta del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, di creare nuovi dazi commerciali in Italia, è stata molto criticata dai suoi avversari politici. Secondo l’ex premier e segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, se impone nuovi dazi, chi perderanno i posti di lavoro sono i lavoratori delle aziende che esportano prodotti. Così come sicuramente si ridurrà la vendita dei prodotti italiani nel mercato internazionale. Per Renzi l’alternativa è creare nuovi posti di lavoro aprendoci, dando nuove facilità, non chiudendo le porte al mondo con nuove misure.

Molto più duro è stato il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che di questioni economiche e commerciali se ne intende. In un messaggio postato su Twitter, Calenda ha scritto che Salvini ha vinto il premio per la proposta “più fessa e irrealizzabile”, quella di imporre dazi commerciali come il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Calenda ha ricordato che Salvini è stato tre anni al Parlamento a Bruxelles, come deputato europeo (con uno stipendio molto alto), ha lavorato proprio nella Commissione Commercio, dimenticando però che i dazi li può mettere solo l’Unione europea. E che l'Italia non è gli Stati Uniti di Trump – anche se il discorso elettorale ne può trarre vantaggio – perché il surplus americano è molto più alto da quello italiano. Con queste promesse lanciate al vento, Calenda pensa che Salvini potrebbe distruggere il Made in Italy.