La Corea del Nord, negli ultimi giorni, sembra stia tentando di modificare la propria modalità di comunicazione con il mondo esterno mostrando un piccolo canale di apertura anche se, per il momento, solo nei confronti di Seul. Di certo non si può parlare ancora di dialogo tra USA e Pyongyang dato che, negli ultimi giorni, è nato tra i due leader politici il litigio su Twitter riguardante il "bottone nucleare" che ha sollevato più di qualche polemica. Il pulsante, infatti, nella realtà non esiste ed in caso di necessità, entrambi devono attenersi ad un protocollo ben preciso e prestabilito.

USA

Negli Stati Uniti solamente il Presidente può decidere di utilizzare il nucleare e pare che nessuno si possa rifiutare. Per prima cosa, qualora il caso lo richieda, l'iter prevede la convocazione di una riunione con i principali collaboratori di fiducia che dovrà essere svolta solo ed esclusivamente all'interno della Casa Bianca, precisamente nella Situation Room oppure all'interno della cosiddetta Scif, la tenda portatile anti interferenze ed intercettazioni esterne.

Il Presidente, dopo essersi confrontato con i propri uomini, autorizza il lancio dei missili nel mentre, dalla cosiddetta War Room, il militare addetto al controllo dell'autenticità dell'ordine, rivela un codice segreto. Il Presidente, che è il solo a conoscere l'ultimo codice per poter far partire il dispositivo contenuto all'interno di una valigia farà, così, partire il lancio del missile.

Il codice che viene trasmesso dalla War Room ai siti di lancio è composto da 150 caratteri e contiene, a sua volta, tutti i codici criptati per l'autenticazione: i sottomarini atomici ed i missili, in questo modo, riescono a ricevere in pochi secondi, la comunicazione di avvio.

L'operazione in Corea del Nord

Il pulsante nucleare non ce l'ha nemmeno Kim-Jong un.

E' risaputo, infatti, che in occasione dei test missilistici eseguiti il dittatore è sempre presente sul posto per controllare il viaggio del camion addetto al trasporto degli ordigni e segue personalmente l'iter da una scrivania controllando l'operazione mediante l'utilizzo dei computer e del cannocchiale. Tre sono i personaggi chiave direttamente selezionati dal dittatore asiatico per il funzionamento del sistema nucleare-missilistico: il capo del Dipartimento munizioni, lo scienziato nucleare ed il responsabile incaricato al potenziamento delle armi.

Il sistema nordcoreano, in periodo di pace, è sicuramente elementare rispetto alla precisa e rigida organizzazione statunitense: in caso di guerra, invece, Kim-Jong un seguirebbe il tutto da un nascondiglio sotterraneo segreto.