Ogni volta che si avvicinano le votazioni, i rappresentanti politici promettono maggior benessere per tutti ed anche con le Elezioni 2018 non fanno eccezione. Vediamo quali sono i principali gruppi politici, da chi sono capeggiati e che cosa faranno qualora dovessero ottenere spazio in Parlamento. Tra gli argomenti più dibattuti tasse e Pensioni, ma non mancano programmi pro o contro le immigrazioni e le centinaia di leggi inutili che rendono la burocrazia italiana un vero e proprio ginepraio. Migliorare la Pubblica Amministrazione, rendere la vita dei cittadini più dignitosa, riformare le pensioni e aumentare il lavoro lo promettono un po’ tutti, ma ecco nel dettaglio che cosa propongono i vari movimenti dal punto di vista economico.

Il Centrodestra vorrebbe eliminare molte tasse

I principali gruppi politici che si sfideranno per portare candidati al Parlamento sono il Movimento Cinque Stelle, il Centrosinistra con il PD, il Centrodestra, le coalizioni Liberi e Uguali e +Europa. La coalizione di Centrodestra formata da Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia, rappresentate rispettivamente da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, propone maggiore attenzione alla famiglia, immigrazione più regolamentata e soprattutto riduzione delle tasse. La proposta più interessante è quella di introdurre un’aliquota unica sia per le famiglie che per le imprese, creare una “no tax area” e abbassare numerose imposte: addio alla tassa di successione, al bollo sulla macchina, alle tasse sulla prima casa e a quelle sulle donazioni.

Il Centrodestra vorrebbe creare piani speciali per migliorare le infrastrutture del Mezzogiorno e un maggior controllo sull’immigrazione, rimpatriando i clandestini e stipulando trattati con i paesi dai quali provengono gli immigrati. Altre proposte anti povertà sono l’aumento delle pensioni minime e il raddoppio delle pensioni di invalidità, pensioni alle mamme ed eliminazione della legge Fornero con una riforma previdenziale completa.

Addio vitalizi ai politici e pensioni più alte

Per le Elezioni del 4 marzo 2018 Luigi Di Maio, a capo del Movimento Cinque Stelle, vorrebbe migliorare la qualità della vita degli italiani eliminando centinaia di leggi inutili, creare nuove figure professionali, investire nelle nuove tecnologie e garantire un reddito di cittadinanza a tutti.

La pensione minima dovrebbe essere di 780 euro netti al mese e 1.170 euro netti al mese per una coppia di pensionati. Nei progetti economici del M5S c’è l’eliminazione delle pensioni d’oro ai parlamentari e a tutti gli sprechi della politica, compresi privilegi e vitalizi, oltre a nessuna tassa per chi ha redditi fino a 10.000 euro. Matteo Renzi, a capo del Partito Democratico, offre un salario minimo per tutti ed una pensione di garanzia per chi ha un lavoro precario o un reddito basso. Vorrebbe anche raddoppiare i fondi per il reddito di inclusione e tutelare i lavoratori a tempo determinato; 80 euro di bonus in regalo non solo in busta paga, ma anche per chi ha la partita Iva e 240 euro di detrazione Irpef per chi ha figli fino a 18 anni.

Pietro Grasso, a capo di Liberi e Uguali, offre occupazione garantita tramite investimenti nella Pubblica Amministrazione, sfoltendo l’infinità di tipi di contratto lavorativo che sono sorti negli ultimi anni. Infine, il programma di +Europa, formato da Forza Europa, Centro Democratico e Radicali Italiani con a capo Emma Bonino, prevede di congelare la spesa pubblica, tagliare le tasse e ridurre la spesa fiscale per le imprese. Secondo la coalizione, il debito pubblico mediante il congelamento della spesa andrebbe in discesa e da metà della legislatura in poi sarà possibile tagliare le tasse e semplificare le norme tributarie, rendendole favorevoli alla crescita economica, conservando la riforma Fornero.