Tra poco meno di un mese ci saranno le Elezioni politiche e le Elezioni regionali secondo il sistema Rosatellum bis, ovvero la legge numero 165 del 3 novembre 2017 che ha sostituito il metodo Italicum. Le elezioni del 2018 avranno alcune novità, in virtù di questa legge che prevede un sistema misto proporzionale e maggioritario. Chi verrà eletto avrà una ripartizione dei seggi differente per i collegi uninominali o plurinominali ed i partiti potranno anche presentarsi in coalizioni. Il sistema di voto prevede schede divise in più aree e l’elettore potrà esprimere la propria preferenza con due voti al massimo.

Le elezioni politiche 2018 con il Rosatellum bis

Il sistema Rosatellum bis è misto, e prevede per la Camera 232 collegi uninominali con il sistema maggioritario e 386 collegi plurinominali con il sistema proporzionale, mentre al Senato sono riservati 193 collegi plurinominali con il proporzionale e 116 collegi uninominali con il maggioritario. Questo significa che, una volta avuti i risultati delle elezioni, il seggio andrà al candidato che otterrà un voto più degli altri per i collegi uninominali, mentre i rimanenti seggi verranno dati ai parlamentari in ogni lista in numero proporzionale ai voti ottenuti. Per ottenere un seggio la legge prevede che le liste singole superino un limite del 3% e quelle in coalizione del 10% e che non vengano considerati i partiti che non hanno superato l’1% di voti.

Come sono fatte le schede e come si vota

Gli elettori con più di 25 anni avranno a disposizione una scheda rosa per la Camera e una scheda gialla per il Senato, quelli dai 18 ai 25 anni solamente la scheda rosa. Vi saranno anche le elezioni regionali in Lazio e in Lombardia, per le quali gli elettori riceveranno una terza scheda.

Le schede elettorali sono divise in sezioni corrispondenti ai vari partiti politici e alle coalizioni, contenenti uno spazio con il nome del candidato per il collegio uninominale e sotto gli altri partiti con i nomi dei rappresentanti politici per il collegio proporzionale. Le schede vengono consegnate insieme ad una matita con la quale bisognerà tracciare una X al massimo due volte: una per un candidato e una per un partito politico.

Non è possibile votare un candidato del collegio uninominale ed una lista differente, altrimenti la scheda verrà annullata. È consentito votare solamente per un partito o solamente per un candidato. Dopo aver espresso la propria preferenza le schede elettorali vanno accuratamente richiuse prestando attenzione alla piegatura ed inserite manualmente nelle urne, dopodiché bisogna riconsegnare la matita e ritirare il proprio documento.