giorgia meloni è furiosa con Matteo Renzi e con tutto il Pd, dopo che un consigliere comunale Dem di Reggio Emilia, Dario De Lucia, sul suo profilo Facebook ha pubblicato e subito rimosso un fotomontaggio che ritrae il sorridente faccione della candidata premier di Fratelli d’Italia a piazzale Loreto nel 1943, subito sotto i corpi appesi a testa in giù di Benito mussolini, della sua compagna Claretta Petacci e di altri gerarchi fascisti, uccisi e poi esposti al pubblico ludibrio a Milano il 29 aprile 1945. La fotografia incriminata era pure sormontata dalla didascalia ‘Intervallo con Fratelli d’Italia’ che, invece di risultare ironica, come era nelle intenzioni del suo estensore, si è trasformata in un boomerang politico per il Pd.

Dopo il caso Gene Gnocchi, la memoria della Petacci viene infangata nuovamente.

Il post su piazzale Loreto del consigliere Pd

Anche se Dario De Lucia questa mattina ha prontamente fatto sparire il fotomontaggio dello scandalo appena pubblicato, ormai era troppo tardi. Gli screenshot dell’immagine stavano già circolando sul web e, naturalmente, sono arrivati anche alla diretta interessata, Giorgia Meloni, che ha subito rilanciato polemicamente l’immagine. De Lucia per il momento non commenta e non chiarisce, né per quale motivo abbia deciso di pubblicare un fotomontaggio di così cattivo gusto, né quale ragione lo abbia spinto a scrive un commento altrettanto fuori luogo come ‘Intervallo con Fratelli d’Italia’.

La reazione della Meloni

Fatto sta che il passo falso mediatico compiuto dall’esponente Pd, decidendo di utilizzare l’immagine truculenta di Benito Mussolini e Claretta Petacci appesi a testa in giù a piazzale Loreto, ha offerto a Giorgia Meloni un assist formidabile. La leader di Fd’I, infatti, non ha perso tempo a ripubblicare il fotomontaggio sul suo profilo Facebook, ‘condendolo’ con una spinosa domanda rivolta al segretario del partito di De Lucia.

“Vorrei sapere da Matteo Renzi - scrive la Meloni - cosa pensa di questa uscita del suo consigliere comunale PD di Reggio Emilia”. Per il momento, però, la risposta del Nazareno è consistita in un fragoroso silenzio. E pensare che, appena un mese fa, il nome di Claretta Petacci, era stato utilizzato dal comico gene Gnocchi per paragonarla ad una scrofa. In quell'occasione, le polemiche che erano seguite erano state furiose. Chi sa se sarà così anche in questo caso.