Il candidato premier Luigi Di Maio, aveva promesso che la lista dei ministri M5S di un possibile governo pentatellato sarebbe stata comunicata prima delle elezioni politiche del 4 marzo. Anche se con il contagocce, questa promessa è stata mantenuta, anche se la lista completa dovrebbe uscire giovedì 1 marzo. Dopo il nome del generale dei carabinieri Sergio Costa, nominato domenica scorsa da Di Maio ministro dell’Ambiente in pectore, durante la trasmissione di Rai 3 In Mezz’Ora, il leader M5S, intervistato questa mattina dal Corriere della Sera, snocciola un secondo nome.

Si tratta di Lorenzo Fioramonti, professore di Politica Economica all’università di Pretoria, in Sudafrica, in predicato per ricoprire il ruolo di ministro dello Sviluppo Economico, poltrona oggi occupata da Carlo Calenda. Ma sono altri i nomi usciti su diversi giornali, se pur non ancora in maniera ufficiale.

Gli altri papabili ministri M5S

Dunque, oltre ai ‘sicuri’ Costa e Fioramonti, sempre che il M5S riesca a vincere le elezioni politiche e a formare il governo, su diversi quotidiani sono già usciti altri nomi di futuri ministri, anche se le notizie pubblicate, fino alla conferma ufficiale di Di Maio che dovrebbe arrivare prima del 4 marzo, non sono ancora sicure. Detto di Sergio Costa all’Ambiente e di Lorenzo Fioramonti allo Sviluppo Economico, il Fatto Quotidiano (tra gli altri) cita quelli di Andrea Roventini all’Economia, di Guido Bagatta allo Sport, di Pierpaolo Sileri alla Salute.

Un altro quotidiano online, Next, aggiunge il nome del ‘politico’ Alfonso Bonafede alla Giustizia, di Nathalie Tocci agli Esteri e di Pasquale Tridico al Lavoro. Caldissimo anche il nome del capo della cosiddetta ‘opposizione interna’, Roberto Fico, come presidente della Camera, successore proprio di Luigi Di Maio.

Chi sono i ministri pentastellati?

Su Sergio Costa, impegnato nella lotta contro l’inquinamento ambientale in Campania e non solo, i detrattori sono subito riusciti a dire che la sua candidatura è inaccettabile, visto che un carabiniere in servizio effettivo non potrebbe ricoprire un ruolo politico. Sul nome di Lorenzo Fioramonti si è, invece, subito scatenata una ‘bufera dietrologica’ che vede il professore di Pretoria ‘al soldo’ di fondi di investimento controllati dalla trimurti della finanza ebraica Soros-Rockfeller-Rothschild, impegnati nella costruzione del Nuovo Ordine Mondiale.

Illazioni non supportate da alcuno straccio di prova che, naturalmente, Fioramonti ha subito rispedito al mittente.

Per quanto riguarda i nomi ancora in forse, Andrea Roventini è un economista dell’Istituto Sant’Anna di Pisa. Il chirurgo Piepaolo Sileri divenne noto alle cronache nel 2016, per aver registrato segretamente un colloquio con il Rettore dell’Università di Tor Vergata, Giuseppe Novelli, che gli prospettava vantaggi professionali in cambio del ritiro di un ricorso presentato al Tar. Guido Bagatta, classe 1960, è uno storico volto tv del giornalismo sportivo da altre 30 anni. Nathalie Tocci (una delle tre donne che nelle intenzioni del M5S dovrebbero ricoprire i tre ruoli chiave di Esteri, Interni e Difesa) è attualmente direttrice dell’Istituto Affari Internazionali.

Pasquale Tridico, tra le altre cose, è professore di Politica Economica a Roma Tre. Infine, Roberto Fico e Alfonso Bonafede sono stati due dei parlamentari di punta del Movimento in questa legislatura.