Oggigiorno un politico che si prodiga e conferma ciò che promette fa davvero un effetto molto strano, ma la trasparenza vuole da sempre essere la bandiera del Movimento 5 Stelle e, per il momento, il candidato premier Luigi Di Maio la sventola con forza.

Di Maio incontra di nuovo Filippo Roma de Le Iene

Ieri mattina, tramite il suo profilo Facebook, Luigi Di Maio ci ha reso partecipi del secondo incontro con Filippo Roma del programma Mediaset Le Iene. Assieme, hanno verificato tutti i bonifici fatti al Microcredito 5Stelle. Si tratta di bonifici per un totale di 150.000 euro certificati dal direttore della banca.

Di Maio fa notare che ha rinunciato anche all'indennità aggiuntive in qualità di vice presidente della Camera e che, in cinque anni, ha restituito o rinunciato a 370.000 euro.

Ma altri esponenti del Movimento non hanno fatto lo stesso, non donando tutto ciò che avrebbero dovuto. " Un tradimento dei nostri principi e della fiducia dei nostri iscritti. Per questo verranno cacciati, impegnandosi a lasciare le elezioni." queste alcune delle dichiarazioni del candidato premier via Facebook.

'Chi pensa di farci la morale abbia la dignità di stare zitto e andarsi a nascondere'

Come è naturale in politica, Di Maio contrattacca i vecchi partiti, imponendogli il silenzio se prima non versano 23 milioni di euro come hanno fatto loro.

"Grazie a questi soldi 7000 imprese hanno potuto vedere la luce, mentre - rincara Di Maio - gli altri partiti se li sono intascati."

Inutili, secondo Di Maio, sono i paragoni fatti da Renzi con Craxi e Mario Chiesa. Quest'utimo venne colto in flagrante prendere una mazzetta da 7 milioni di lire, scoprendo conti in Svizzera per miliardi di lire.

"Non mi stupisce che Renzi non capisca la differenza, i suoi parlamentari non hanno restituito un centesimo."

Mancherà solo da constatare quanti esponenti del Movimento 5 Stelle debbono ancora rendere tutto ciò ce hanno promesso.

Sindrome compulsiva di donazione retroattiva

Il concetto espresso dal candidato a presidente del Consiglio per il M5S fa parte di un'etica che si è andata a perdere nel tempo, oppure non è mai stata propria degli italiani?

Dal suo Blog, Beppe GRILLO esprime la sua personale opinione sulla bufera rimborsi non versati da parte di alcuni esponenti 5 Stelle.

"In fondo abbiamo donato 23 invece di 24. Ma dovete capire che questi dieci, dodici persone, chi sono non lo so, hanno una malattia che si chiama sindrome compulsiva di donazione retroattiva, io conosco bene questa sindrome perché colpisce anche molti genovesi" alcune delle parole del garante del Movimento 5 Stelle riportate sul suo blog questa mattina.

Grillo ci tiene anche a precisare che non si può parlare di rimborsi ma semmai di donazioni, in quanto secondo la legge italiana si tratta di soldi che spettano di diritto ad ogni politico e che i grillini hanno scelto di restituire aderendo al regolamento del Movimento.

Il comico genovese sconsiglia a chi vorrebbe andare sotto casa dei responsabili per protestare, suggerendo di non calcolarli e proponendo con alternativo sarcasmo un libricino dal titolo "Come smettere di fare schifo quotidianamente".