In quello che ormai è uno scenario politico in continuo mutamento, il Movimento 5 Stelle mette a segno un colpo non da poco, in una regione che da sempre si è distinta per una politica rivolta esclusivamente a se stessa e ai suoi personali interessi.

Elisa Tripodi prima eletta alla Camera dei Deputati

Sembrerebbe quasi che gli italiani, oggigiorno, possano iniziare a considerare certi cliché come superati. In un paese libero e democratico non ci dovrebbe stupire più di tanto per l'elezione di una giovane donna fra le fila degli Onorevoli di Roma, ma in Italia, e maggiormente in Valle d'Aosta, questa novità sta portando un discreto vento di ottimismo per il futuro.

Il perché di questo è semplice, in tutte le tornate elettorali precedenti, i vincitori erano spesso politici di vecchio corso che, una volta giunti a Roma, venivano risucchiati dal caos dei palazzi, distanziandosi enormemente dagli elettori e dalle loro richieste.

Con la giovane Tripodi Elisa, classe 1986 consulente assicurativa e barista nel week-end per arrotondare, il riscatto dalla vecchia politica valdostana, fatta di accordi che aiutano sempre i soliti noti, potrebbe essere giunto davvero nel vivo.

"Sinceramente non ci aspettavamo un risultato tanto positivo in questa tornata elettorale" spiega la neo-deputata " Alcuni mi hanno votata perché sono giovane, altri hanno votato il simbolo, ma in maggioranza credo fermamente che abbiano voluto premiare il programma e i risultati parlamentari raggiunti negli ultimi 5 anni.

In generale non credo che il risultato del 4 marzo sia un esclusivo voto di protesta fine a se stesso"

Nei giorni antecedenti il voto, i vari sondaggi nazionali davano si il Movimento in crescita ma, siccome nessuno i aspettava una débacle tale per il PD, i vari esperti di politica nazionale credevano (e molti ci speravano) in un equilibrio di palazzo dove i DEM avrebbero avuto un ruolo più centrale.

Ciò non si è verificato, portando il M5S al 32,66% e la Lega al 17,37% (difatti ribaltando gli equilibri di potere all'interno della coalizione di centro-destra come si è notato durante la votazione del Presidente del Senato), mentre a livello regionale valdostano il Movimento si è attestato al 24,11%, record assoluto.

Alla domanda su come intende trattare la questione autonomia a Roma, Tripodi risponde "Non sono assolutamente contraria all'autonomia, ma sicuramente sono da rivedere diversi punti.

Prima fra tutti l'autonomia economica può e dovrebbe essere trattata meglio di come è avvenuto finora. Bisognerà tener bene conto delle risorse che abbiamo a livello regionale per utilizzarle al meglio. Stiamo lavorando ad una proposta per la distinzione fra Prefetto e Presidente della Regione per evitare così il conflitto di interesse. Si può oltretutto lavorare su norme di attuazione più mirate, con lo scopo di migliorare l'autonomia nel suo complesso. Un'altra idea che abbiamo come gruppo è la possibilità di inserire il Referendum propositivo anche a livello nazionale."

Alla domanda su come intende collaborare con il rieletto Senatore Albert Lanièce ha risposto "Sono aperta a tutti i confronti e per ogni cosa collaborerò anche con Lanièce, ma non posso fare commenti su eventuali alleanze di Governo."

L'opzione oramai di un eventuale alleanza M5S-Lega si fa comunque sempre più plausibile.

Questione zona franca e Casinò

Per quanto riguarda la possibilità di richiedere la dovuta zona franca, la neo-deputata afferma che è una questione che si potrebbe vedere assieme alle forze di governo (se sempre di un governo a traino 5Stelle si parla - nda).

Sull'annosa questione Casinò de la Vallée, Tripodi comunica che il gruppo dei 5Stelle Valle d'Aosta porteranno una proposta al Governo regionale per smettere di foraggiare con così tanti soldi pubblici una struttura che non accenna minimamente a migliorare propri conti.

In conclusione l'Onorevole Tripodi afferma "Voterò esattamente come voterà il gruppo parlamentare, portando tutto ciò che riterrò più opportuno per la Valle d'Aosta. Quando non avrò impegni a Roma tornerò sul territorio, per non affievolire mai il nostro rapporto partecipativo con l'elettorato e la popolazione tutta."