Sono immagini storiche quelle che ritraggono Kim Yo Jong, sorella del dittatore nord coreano Kim Jong Un, sbarcare all’aeroporto di Seul, capitale della storica rivale Sud Corea. Kim Yo Jong guida la delegazione della Nord Corea alla 23esima edizione dei Giochi Olimpici invernali che si tengono appunto, nella località sciistica sud coreana di Pyeongchang. La rappresentante della dinastia Kim cammina con passo sicuro sulla ‘terra nemica’, accerchiata da decine di uomini della sicurezza. È lei una delle star mediatiche di queste Olimpiadi invernali 2018.
Ma scopriamo nel dettaglio la sua storia.
Chi è Kim Yo Jong?
Classe 1987, la 31enne Kim Yo Jong è l’ultima dei sette figli avuti dal defunto dittatore Kim Jong Il con quattro differenti mogli. Ma sua madre, Ko Yong Hui, è la stessa di Kim Jong Un, attuale leader della Nord Corea. Descritta come consigliera di primo piano del fratello, con il suo arrivo in Corea del Sud alla guida della delegazione nord coreana alle Olimpiadi Invernali 2018, la Jong rompe un tabù durato 70 anni. È dal 1948, infatti, prima ancora dello scoppio della guerra fratricida tra le due Coree (1950-53) che un membro della dinastia Kim non metteva piede sul suolo sud coreano. La nipote del ‘padre della patria’ Kim Il Sung, messa per un momento da parte la minaccia nucleare, si propone come il volto rassicurante di una operazione di immagine che il regime di Pyongyang sta cercando di mettere in piedi per rifarsi una reputazione a livello globale.
Lo stretto legame tra Kim Yo Jong e Kim Jong Un
Secondo fonti ben informate, tra i due fratelli, si sarebbe instaurato un solido legame sin dai tempi degli studi compiuti in Svizzera dai ricchi rampolli della dinastia Kim. Di lei non si sapeva nulla e non si avevano immagini fino al settembre 2010, quando venne immortalata alla Terza conferenza del Partito dei Lavoratori della Corea del Nord.
Più spazio la giovane donna lo ottenne l’anno successivo, nel 2011, in occasione dei solenni funerali del padre Kim Jong Il, quando fu posta alla guida del corteo funebre insieme al fratello.
Secondo il blogger Michael Madden, come riporta il sito di Rai News, già a quel tempo la donna ricopriva un ruolo di peso nel campo della sicurezza e dell’intelligence.
Poi, dal 2012, l’attuale capo delegazione nord coreano alle Olimpiadi invernali 2018, si occupò direttamente della security del fratello entrando nella Commissione per la Difesa nazionale. La sua persona è rimasta comunque nell’ombra fino al 2014, quando la tv del regime fece per la prima volta il suo nome in occasione delle elezioni della Suprema Assemblea del popolo. Sempre nello stesso anno, Kim Yo Jong viene nominata vice direttrice del Dipartimento Propaganda del Partito Comunista nord coreano. Infine, nell’ottobre 2017, la sorella del dittatore sale un altro gradino nella scala gerarchica, ottenendo la promozione nel Politburo del Partito dei Lavoratori.