Da diverso tempo la questione dell'antifascismo è diventata una delle tematiche più affrontate da parte del mondo della politica e dei mass media italiani. Secondo la maggioranza della sinistra e del centrosinistra, in Italia si starebbe assistendo al ritorno del fascismo e ciò sarebbe testimoniato dalla sempre più forte avanzata dei movimenti neofascisti e dei partiti della destra populista e/o radicale come la Lega Nord di Matteo Salvini. Di diversa opinione è invece la maggioranza della destra e del centrodestra, che sostiene che il 'ritorno del fascismo' sia uno spauracchio utilizzato dalla sinistra per nascondere i propri fallimenti politici.
Il discorso di Renzi a Sant'Anna di Stazzema e l'anagrafe antifascista
Come riportato in un articolo pubblicato sul sito web del quotidiano La Repubblica, recentemente Matteo Renzi si è recato presso la frazione Sant'Anna di Stazzema, luogo in cui i nazisti e i loro collaborazionisti fascisti si resero responsabili di un brutale eccidio, eccidio che fece ben 560 vittime tra la popolazione locale. Stando sempre a quanto riportato su La Repubblica, Renzi ha fatto un comizio in cui ha sostenuto che chi non si considera antifascista 'non può essere considerato degno di far parte della comunità democratica'. Inoltre, il segretario del Partito Democratico ha firmato l'anagrafe antifascista istituita dal sindaco di centrosinistra Maurizio Verona.
Il rischio di un 'nuovo fascismo' in Italia, pericolo reale o propaganda elettorale?
Come già ricordato, il mondo della politica e dei mass media è diviso nell'analizzare il rischio di un 'nuovo fascismo' che l'Italia starebbe affrontando. Difatti, dalla sinistra si tende a sostenere che l'ascesa della destra populista e/o radicale è il maggior problema attuale e dalla destra si continua a ripetere che la sinistra utilizza la 'carta dell'antifascismo' per fare propaganda elettorale.
Su tale tematica, c'è da dire che la stessa avanzata dell'estrema destra risulta un fenomeno da non sottovalutare e da tenere a bada, così come d'altro canto bisogna ricordare che il fascismo è morto e che, nonostante tutto, l'Italia dispone comune di sufficienti anticorpi democratici per scongiurare la nascita di una dittatura di stampo totalitario. Al di là delle opposte opinioni che ci sono su tale tematica, c'è da segnalare che indubbiamente essa continuerà ad essere ulteriormente affrontata dai media e dalla politica.