Il governo del presidente russo Vladimir Putin ha invitato a mantenere la calma. Dopo i raid di Israele in Siria, la Russia ha chiesto a tutte le parti coinvolte nel conflitto siriano di non reagire d’impulso. Israele ha preso di mira presunti “obiettivi iraniani”, dopo che è stato intercettato un drone che potrebbe essere stato inviato da Teheran. Il ministro degli Affari esteri russo, Sergej Viktorovič Lavrov, ha dichiarato che è “inaccettabile” che in Siria si creino circostanze che possono mettere a rischio la vita dei soldati inviati dalla Russia.

Ha chiesto di mantenere rispetto nei confronti della sovranità della Siria e l’integrità regionale.

Secondo il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, non si provocherà un'escalation. Tuttavia, il leader israeliano ha avvertito che non sarà nemmeno permesso "ancoraggio" militare dell'Iran in Siria. Intanto, il governo degli Stati Uniti ha detto di sostenere ancora con fermezza il diritto che ha Israele di difendersi da qualsiasi attacco e ha denunciato le attività dell’Iran per creare pericolo e instabilità nella regione. Dall’altra parte, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha detto che continuerà a guardare da vicino la situazione.