Il primo a non confermare e non smentire era stato l'eurodeputato Ignazio Corrao, successivamente anche Luigi Di Maio, leader con dichiarate aspirazioni di premierato nazionale del Movimento 5 Stelle, era uscito allo scoperto nei confronti del presidente francese Emmanuel Macron e del suo movimento La République en marche!, capace di uno straordinario risultato lo scorso anno alle presidenziali francesi, favorite anche dall’appoggio dei moderati esclusi dal ballottaggio per l’Eliseo vinto contro l'estrema destra guidata da Marine Le Pen.

Basta euroscetticismo

L'euroscetticismo era uno dei cardini del Movimento prima maniera. Ma le cose sono cambiate e Di Maio ha lanciato una linea nuova. Una linea battagliera, ma europeista, perché bisogna essere affidabili in Europa. Motivo per cui avverte i pentastellati del parlamento europeo che Macron vuole lanciare un nuovo gruppo e sarebbe dunque arrivata l'ora per il M5S di lasciare il fronte degli euroscettici, EFDD (in italiano: Europa della Libertà e della Democrazia Diretta). Un gruppo molto particolare, tra l’altro, sicuramente non numeroso ma a cui hanno aderito membri di partiti che hanno fatto parlare di sé negli ultimi anni, a partitre dallo UkIP di Nigel Farange e proseguendo con i tedeschi di estrema destra di Alternativa per la Germania, fino ad arrivare ai polacchi del KORWiN.

Proprio pentastellati e UkIP però sono il cuore fondante del gruppo, oltre i 2/3 degli europarlamentari.

I 'macroniani' rispediscono al mittente

L’associazione L’Europe en marche!, affiliata al partito di Macron e rappresentante del movimento francese in Europa; rispedisce al mittente le avances del capo politico pentastellato.

L’intervento del gruppo francese si è reso necessario dopo alcune indiscrezioni, secondo la stampa provenienti dall’Eliseo, su un interessamento macroniano alla collaborazione con i 5 stelle per una cooperazione a livello europeo.

L’Europe en marche! ha emesso in proposito un comunicato vero e proprio, a firma della presidente dell’ufficio esecutivo Marianne Escurat, con la quale smentisce categoricamente un inizio di qualsivoglia collaborazione con pentastellati.

E il motivo viene ampiamente spiegato. È infatti una questione di posizioni. Nel comunicato infatti vengono definite incompatibili le ideologie di apertura e umanesimo della creatura macroniana, con la demagogia e il populismo e l’intrinseco euroscetticismo pentastellato. Inoltre, la Escurat invita i media a verificare approfonditamente le notizie per non incorrere in banali fake news. Esulta il sottosegretario alle politiche europee Sandro Gozi, felice che En Marche! abbia negato ogni dialogo al Movimento.