Accuse, insulti e polemiche a catena. Vittorio sgarbi non smentisce la sua indole di sempre e punta il dito contro il Movimento5Stelle e Nello Musumeci. Il popolare critico d’arte, fresco dell’elezioni in Parlamento tra le file di Forza Italia, ha sparato a zero contro i grillini siciliani che ne hanno denunciato turpiloqui e pose ai limiti del buon costume. Sgarbi ha replicato duramente all’invocata censura, annunciando di essere pronto a incontrarli per “sputar loro in faccia”. È lo stesso deputato a sottolineare come questa non sia la sua ennesima colorita provocazione, ma più semplicemente riflette il metodo utilizzato da Beppe Grillo nelle sue movimentate campagne elettorali.

Per avvalorare le sue ragioni Sgarbi ha ricordato ai microfoni dei cronisti il durissimo attacco subito dal compianto Umberto Veronesi, etichettato dal comico genovese come Cancronesi: “Da quel momento lui non ha nessun diritto di stabilire la mia linea linguistica”. Sgarbi, dopo aver annunciato le sue dimissioni da assessore regionale in Sicilia, ha denunciato quindi l’inciucio in corso tra Musumeci e il grillino Cancelleri. “Non voglio avere nessun rapporto con Musumeci - ha concluso il suo affondo Sgarbi - che considero evidentemente un dipendente dei Cinquestelle”.