Vittorio Sgarbi ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di Assessore ai Beni culturali in Sicilia. La decisione è stata annunciata ai cronisti intervenuti presso Palazzo dei Normanni, in occasione della mostra "Sicilia, pittura fiamminga" inaugurata nel pomeriggio di ieri, nella sala Duca di Montalto, a cura della Fondazione Federico II.

“Consegno oggi la lettera di dimissioni al mio capo di gabinetto". sgarbi ha dichiarato inoltre di non voler intrattenere più alcun rapporto umano con Musumeci, definendolo anzi "un gran maleducato". Con queste parole, Vittorio Sgarbi pone fine al rapporto di collaborazione con la Regione Sicilia, per la quale aveva ricevuto l’incarico di Assessore ai Beni culturali il 30 novembre scorso.

Fine burrascosa, in linea col profilo eccentrico del critico d’arte, culminato in perfetta sintonia con gli inizi non meno caotici del mandato: nella polemica e nel malumore. Sgarbi, infatti, aveva iniziato col piede sbagliato, non presentandosi già alla prima riunione della giunta regionale, tanto da essere l’unico a non apparire nella foto di rito del gruppo.

Tutti i neo-assessori riuniti attorno al tavolo, dunque, tranne Vittorio Sgarbi, che, subito dopo aver ricevuto la delega, aveva salutato i colleghi ed era scappato in aeroporto. Al di là della singolare decisione di saltare il primo incontro, però, i rapporti tra il Presidente della Regione Musumeci e il professor Sgarbi si sono inaspriti a causa di una serie di messaggi (tre quelli che ha mostrato ai giornalisti) inoltrati, rimasti tuttora senza risposta.

Messaggi finalizzati ad invitare il Presidente all'incontro con i finanziatori interessati al progetto del tempio G di Selinunte. L’ultimo dei quali esprime la reazione offesa con: “La tua maleducazione resterà nella mia memoria”.

Entro Pasqua il successore

"Musumeci è un dipendente dei pentastellati ed io non intendo far dipendere da lui il mio destino", così ha commentato l'atteggiamento subito dal Presidente della Regione.

E sarebbe sua l'intenzione di "rompere il patto".

Contestualmente, Sgarbi ha designato colui che vorrebbe gli succedesse alla carica e che ha preventivamente concordato con il Presidente dell'Assemblea Regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. Si tratta del professor Sebastiano Tusa, già sovrintendente del mare per la Regione siciliana e archeologo “Spero sia lui ovviamente il nuovo assessore ai Beni culturali", ha infine dichiarato.