L'ex governatore della Regione Lombardia è certo, non ci sarà nessun governo 5 Stelle-Lega, anzi si tornerà presto alle urne. maroni, intervistato dal quotidiano la Repubblica, è sicuro che i due leader di partito faranno saltare ogni tipo d'accordo e addirittura a Ottobre si tornerà alle urne.

Maroni sul governo Lega - 5 Stelle

"Se io stessi nei panni di Di Maio o salvini non avrei dubbi, una data c'è già ed è il 26 Maggio 2019 quando si andrà a votare per le Europee. Se per quella data non avranno fatto n il reddito di cittadinanza e né l'abolizione della riforma Fornero entrambi perderanno la faccia, oltre a un sacco di consensi.

A loro conviene andare a votare prima" ha dichiarato Maroni. Il giornalista a quel punto però gli chiede se facendo in questo modo non si rischia che la situazione si ripeti nuovamente: "No se si farà una legge elettorale con il premio di maggioranza per la lista. In quel modo sia Berlusconi che Salvini saranno costretti a unire le liste, che potrebbe chiamarsi Forza Lega o Lega Italia. In questo modo Salvini avrebbe realmente in mano il centrodestra e con il PD ridotto ai minimi, la partita sarebbe direttamente tra Di Maio e Salvini. Chi vincerà governerà per 5 anni e chi perderà farà il capo all'opposizione. Così soltanto si entrerà nella Terza Repubblica" risponde l'ex governatore leghista.

Tra i punti programmatici che più avvicinano i 5 Stelle alla Lega c'è l'abolizione della famosa legge Fornero, ma per Maroni sarebbe comunque complicato perché servirebbero 30 miliardi circa. "Si potrebbe trovare una soluzione diluita negli anni...non sarebbe impossibile" dichiara Maroni. Per l'ex governatore della Lombardia Salvini ha giocato bene la sua partita, facendo di testa sua senza dar retta ai suggerimenti interessati.

E' riuscito anche a relegare in un angolo Berlusconi che da sempre invece è stato un personaggio principale in ogni tornata elettorale.

La critica di Maroni a Salvini

Un endorsement importante da parte di uno dei big della Lega, un appoggio che Salvini sicuramente apprezza. Ma per Maroni non proprio tutto ciò che ha fatto il segretario del Carroccio è piaciuto, e ha usato le colonne di Repubblica per esprimerlo.

"Mi dispiace che Salvini non abbia considerato Calderoli per la corsa alla presidenza di Palazzo Madama, nonostante sapesse quanto lui ci tenesse" dichiara al giornalista, ora il centrodestra ha un nuovo leader ma la partita è appena iniziata.