La notizia apparsa oggi su Il Foglio, da parte del giornalista Luciano Capone, ha parlato di 'truffa' scrivendo: "la versione del programma elettorale attualmente disponibile sul sito del movimento 5 stelle è completamente diversa da quella che c'era a febbraio". Il giornalista ha dichiarato che qualche vertice del movimento politico, magari lo stesso Luigi Di Maio con l'ausilio di Davide Casaleggio che attraverso la piattaforma Rousseau gestisce il sito, abbia modificato il programma politico che hanno votato gli iscritti. Capone, afferma inoltre che i venti fogli, in formato pdf, sono stati cambiati e ne sono stati aggiunti altri su temi prima inesistenti come sport, editoria, UE e smart nation.

L'accusa

A quanto scrive il giornalista, fino al 2 febbraio c'era un programma che poi dal 7 marzo è stato sostituito con quello attuale, che non solo è diverso - a quanto asserisce Caputo - ma addirittura è l'opposto. Ad esempio è stato modificato in tema di politica estera a seguito delle vicende attuali in Siria, afferma Caputo. Infatti secondo l'autore dell'articolo de Il Foglio, mentre prima il programma era di tipo radicale, filorusso e anti Patto Atlantico, adesso invece è più favorevole alla nato e agli U.S.A. ed è stato affievolito il favore verso la Russia di Putin.

La risposta

Non si è fatta attendere la risposta del Movimento 5 Stelle, in una nota nel suo blog, con la quale i 'grillini' smentiscono le parole di Caputo e affermano che la truffa è invece dell'articolo di oggi che parla di un cambiamento dopo il voto delle elezioni politiche.

I pentastellati dichiarano, sempre nel loro blog, che le versioni dei programmi precedenti pubblicate il 21 febbraio, sono delle bozze provvisorie frutto del lavoro risalente ad aprile dello scorso anno e modificate in virtù di istanze e proposte che hanno portato alla stesura definitiva. Nell'articolo del blog, disponibile su internet, i 5 Stelle riportano le righe oggetto di accusa da parte del giornalista e mettono a confronto il vecchio e il nuovo testo, a riprova che delle modifiche ci sono state, ma che non hanno cambiato il senso e il significato del loro programma.

Infatti i pentastellati dichiarano che sono avvenute solo piccole modifiche di forma ma nessuno di sostanza. Queste cose - affermano i cinquestelle - capitano a tutti i partiti, si fanno delle bozze poi soggette a nuove stesure. Infine, ribadiscono i pentastellati, i punti votati dai cittadini sono all'interno del programma che Luigi Di Maio ha presentato durante la campagna elettorale.

Le critiche

Non potevano mancare le critiche e gli attacchi da parte degli avversari politici, in particolar modo i DEM, tra cui Davide Faraone, sottosegretario del Pd al ministero della Salute, che con un post dal titolo 'Trasformismo 4.0' ha attaccato il M5S dichiarando che le parole di Luigi Di Maio in merito alle affermazioni che il programma dei 5 Stelle è il primo programma basato sulla trasparenza e la democrazia diretta online, sono una truffa.

Anche Alessia Morani, deputata e Vicepresidente del gruppo parlamentare del Pd, non si è astenuta da commenti con un post in cui ha ironizzato sul fatto di dare fiducia ai ragazzi del M5S ed ha condiviso l'articolo di accusa de Il Foglio.