Nei giorni scorsi il mondo della politica italiana è stato attraversato da alcune polemiche verso il deputato del Movimento 5 Stelle Sergio Battelli, peraltro al secondo mandato, il quale come titolo di studio massimo ha conseguito la Licenza Media, prima di iniziare a lavorare come commesso e di intraprendere in seguito la propria attività politica, con la recente nomina a tesoriere del gruppo alla Camera del M5S.

A tal proposito è stato interessante andare a scandagliare le biografie di vari esponenti politici del presente e del recente passato, per scoprire che vi sono casi in cui anche senza la Licenza Media è stato possibile raggiungere i livelli più alti nella politica e nella vita associativa nazionale.

Un caso su tutti è quello dell'ex segretario generale della Cgil, e più volte parlamentare, Antonio Pizzinato: la sua pagina sul sito della Camera dei deputati e Wikipedia, ci rivelano infatti che da un punto di vista formale il suo titolo di studio è la Licenza Elementare. Vediamo maggiori dettagli biografici su quello che è un volto storico della sinistra politica e sindacale.

Antonio Pizzinato, una vita ai vertici della CGIL

Antonio Pizzinato, oggi oltre 85enne, nacque da una famiglia contadina friulana di un piccolo paese in provincia di Pordenone come primo di sette figli e dovette interrompere il proprio percorso scolastico dopo le scuole elementari, per lavorare prima come garzone e poi, una volta trasferitosi a Milano, come apprendista nel settore metalmeccanico.

Dal '47 si iscrisse alla CGIL e al PCI, organizzazioni che oltre dieci anni più tardi lo inviarono a Mosca a seguire dei corsi in economia e sociologia presso le università sovietiche: studi che sicuramente gli furono estremamente utili per il prosieguo della propria carriera sindacale e politica, ma che formalmente non gli dettero alcun "titolo" valido in Italia, dal momento che non aveva mai potuto completare le scuole Medie e Superiori italiane.

Tornato in Italia diventò prima segretario della FIOM di Sesto San Giovanni, detta anche la "Stalingrado" d'Italia, e poi iniziò la propria scalata ai vertici della CGIL, fino a entrare in segreteria nazionale nel 1984, diventando pure segretario generale della confederazione fra il 1986 e il 1988. Successivamente Pizzinato entrò direttamente in politica, nelle file del PDS, venendo eletto prima deputato nel 1992 e poi due volte senatore con l'Ulivo nel 1996 e nel 2001.

In quegli anni fu anche Sottosegretario al Ministero del Lavoro, durante il primo Governo Prodi fra il 1996 e il 1998. Successivamente allo scioglimento dei DS non aderì mai al PD, ma scelse invece SEL. In seguito è stato presidente regionale dell'ANPI lombarda.

Naturalmente si potrà dire che Pizzinato è nato e cresciuto in tutto un altro periodo storico e sociale rispetto a quello attuale, ma questo esempio appena visto è l'ennesima conferma che, a prescindere dal titolo di studio che formalmente si è conseguito, con la capacità, l'impegno e la dedizione si può raggiungere qualsiasi obiettivo.