In queste ore si sta chiudendo la complessa trattativa tra Movimento Cinquestelle e Lega per definire i punti programmatici che dovrebbero caratterizzare l'accordo di governo tra i movimenti guidati da Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Da giorni si susseguono le voci più discordanti a riguardo sui tanti punti che i due partiti hanno posto nel tavolo della trattativa.

Dalla riforma delle pensioni con la abolizione della legge Fornero al contrasto dell'immigrazione incontrollata passando per il reddito di cittadinanza, sono molti i temi che stanno discutendo in queste convulse ore le delegazioni delle due forze alle quali il Presidente Mattarella ha conferito la possibilità di trattare per verificare la possibilità di costruire una solida maggioranza di governo.

Il primo provvedimento del governo: il taglio delle accise

Se fino a ieri le informazioni che trapelavano dal lavoro sul programma erano inerenti ai punti programmatici, la novità rilevante di oggi è che il documento finale sarebbe stato definito in toto e mancherebbero poche limature che saranno definite nelle prossime ore in attesa di presentare il testo al presidente Mattarella il prossimo lunedì 21 maggio.

La novità consiste nella notizia inerente al primo provvedimento che la nuova alleanza di governo vorrebbe intraprendere nel primo Consiglio dei Ministri: il taglio delle accise sui carburanti. Un provvedimento fortemente voluto da Salvini, che più volte, in campagna elettorale, aveva sostenuto l'intenzione di voler realizzare.

Attualmente, dai dati dell'osservatorio comunicati dall'associazione dei gestori della distribuzione dei carburanti, la benzina verde viene venduta in modalità self-service a circa 1,618 euro per litro, con dei massimi intorno a 1,629 mentre il gasolio è offerto al prezzo medio di 1,490 euro al litro con dei picchi vicini a 1,513 euro.

Dalle informazioni trapelate, si pensa che il documento redatto da Cinquestelle e Lega preveda un taglio di quelle accise considerate 'anacronistiche' che, come molti sanno, incidono fortemente sul prezzo finale alla pompa che viene attualmente pagato. Questo provvedimento è illustrato a pagina 10 del contratto di governo e si presume possa incidere con un abbassamento dei prezzi alla pompa di circa 20 centesimi, consentendo un doppio risultato. Un risparmio per i cittadini ed un contenimento dei prezzi di consumo, in considerazione del fatto che la stragrande maggioranza delle merci circola su strada.