A poche ore dal conferimento dell'incarico come premier al professor Giuseppe Conte, spunta sul web un post di una ex studentessa che accusa pesantemente quello che è stato il suo docente di diritto privato all'Università.
Caro prof Giuseppe Conte...
"Caro professor Giuseppe Conte, lei potrà anche diventare il presidente del consiglio grazie al suo curriculum falso e ridicolo ma io non dimenticherò mai il suo fare spocchioso e menefreghista quando si presentava in aula con almeno 40 minuti di ritardo oppure non si presentava per niente senza nemmeno avvertire e lasciava i suoi studenti per due ore ad aspettare, non dimenticherò mai le liste di attesa per il suo ricevimento al quale non si presentava, la sua negligenza nel fissare gli appelli di esame ai quali si presentava ovviamente in ritardo, il suo fare .....
e la sua inettitudine, il suo menefreghismo e la sua scarsa considerazione verso tutti. È proprio vero che la meritocrazia non esiste. Ecco il presidente bamboccio, pieno di soldi e raccomandato che questo paese si merita! Italioti mediocri senza scrupoli che per interessi personali avete distrutto questo Paese! L'unica soluzione è EMIGRARE. ITALIA DI M****"
Una ex studentessa del premier Giuseppe Conte?
Il post è stato pubblico per 6 ore, poi la privacy è stata modificata, perché oggetto di pesanti commenti ed insulti in rete, per aver raccontato una sua esperienza personale. L'autrice del post è stata contattata da un giornalista della tv tedesca RTL, Udo Gumpel che ne ha verificato l'autenticità e confermato ciò che è stato scritto.
Chi scrive ha visualizzato il post quando era pubblico, firmato con nome e cognome.
Le lezioni di Giuseppe Conte sono interessanti
Ricordiamoci che vi sono diverse testimonianze pubblicate dall'ANSA, La Nazione ed il Corriere della Sera sulla professionalità del neo premier, studenti che parlano di lezioni illuminanti, belle, interessanti.
È evidente che una dichiarazione di questo genere vada sempre presa con il beneficio del dubbio, come suggerisce lo stesso giornalista che l'ha denunciata.
Gumpel: chi critica è costretto all'anonimato
"Peccato che non si possa discutere tranquillamente del vissuto reale di una semplice studentessa- scrive Udo Gumpel in un post su Facebook- ."Solo che chi critica, chiede l'anonimato, evidentemente teme ripercussioni.
Questo dovrebbe far riflettere. A ulteriore conferma del racconto della studentessa però ci sono, come raccontano alcuni lettori amici della mia pagina, anche le telefonate di ex-studenti a Caterpillar, che confermerebbero. Insomma, una situazione davvero antipatica".