A poche ore dal terzo e, probabilmente, decisivo giro di consultazioni al Quirinale, deciso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un deputato del M5S, Marco Bella, dal suo blog pubblicato sul Fatto Quotidiano, chiude la porta a qualsiasi ipotesi di ‘governo del presidente’. Bella si dice convinto che l’unica soluzione allo stallo venutosi a creare dopo le elezioni politiche del 4 marzo, sia l’immediato ritorno alle urne, anche se questo dovesse comportare una sua probabile rinuncia al seggio parlamentare appena conquistato. “Al voto subito e non se ne parli più”, questo il suo slogan.
Chi è Marco Bella
Come scrive lui stesso sul suo blog, Marco Bella dal 2015 è professore associato di Chimica Organica all’Università La Sapienza di Roma, dopo essere stato per un decennio ricercatore presso lo stesso ateneo. Ha vissuto gli ultimi anni tra le città di San Diego in California, di Aarhus in Danimarca e di Anzio, in Italia, vicino Roma. È autore di testi di ricerca e divulgazione scientifica, di problematiche legate alla disabilità, ma è anche noto per aver scritto sulle “incredibili avventure dei pendolari” che viaggiano, insieme a lui, sui treni regionali del Lazio. È stato eletto deputato della Repubblica nelle file del M5S il 4 di marzo.
Bella: ‘Unica strada è il ritorno alle urne’
Marco Bella apre la sua riflessione, pubblicata dal Fatto Quotidiano il 6 maggio, specificando che il ritorno alle urne il prima possibile non era certo la sua speranza, ma è l’unica “strada giusta” per evitare che l’Italia subisca danni ancora maggiori. L’amara riflessione di Bella è che, nonostante la disponibilità dimostrata dal M5S in questi due mesi di trattative, non sia stato possibile dare vita ad un nuovo governo.
L’unico paletto posto dai pentastellati a Matteo Salvini, infatti, era l’esclusione di Silvio Berlusconi dalla partita. Condizione non accettata dal centrodestra, ma che il professore universitario rivendica, in quanto non sarebbe stato possibile mettere in atto un “governo del cambiamento” con una persona che non ha cambiato niente negli ultimi 20 anni.
Bella si dimostra anche un po’ ingenuo quando afferma che la sua speranza era quella di un autonomo “passo indietro” di Berlusconi, cosa impossibile per uno come il Caimano.
Lo stallo non è colpa della legge elettorale ma di Renzi
Secondo Marco Bella, comunque, il M5S deve continuare a “tenere la schiena dritta”, perché l’attuale situazione di stallo, a suo modo di vedere, non è colpa della legge elettorale Rosatellum, ma del modo in cui le altre forze politiche l’hanno interpretata. Esempio di ciò sarebbe il comportamento dell’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, il quale ha calato dall’alto le candidature dei parlamentari Dem senza consultare la base del partito, escludendo dalle liste elettorali “quelli in grado di pensare in modo autonomo”. Per questo, conclude Bella, se gli altri partiti dovessero decidere di candidare nelle loro liste persone più autonome, il ricorso a nuove elezioni potrebbe “cambiare molto lo scenario politico”.