Domenica 10 giugno 2018 in 761 Comuni italiani si terranno le elezioni amministrative. Urne aperte dalle ore 7.00 alle 23.00, con eventuale ballottaggio tra i due primi classificati nei Comuni con più di 15mila abitanti, fissato per il 24 giugno, in caso nessuno dei candidati riuscisse ad ottenere il 50% più 1 dei voti validi. 20 i capoluoghi di provincia interessati dal voto (Brescia, Sondrio, Imperia, Treviso, Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Ancona, Terni, Viterbo, Teramo, Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani).
6.749.654 i cittadini chiamati ad esprimere la loro preferenza. Per quanto riguarda i sondaggi, difficile farne di precisi, vista la particolarità del voto amministrativo nelle elezioni comunali che assegna valori completamente diversi alle varie forze politiche a seconda delle zone interessate.
Salvini boom sulla pelle di Berlusconi
L’unico dato che appare certo in queste elezioni amministrative è la crescita esponenziale della Lega di Matteo Salvini, a tutto discapito dell’alleato di centrodestra Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi sembra caduto in un cono d’ombra che potrebbe presto portare alla sua scomparsa, o a un suo lento ma inesorabile inglobamento nelle file leghiste. Per quanto riguarda la prima forza politica italiana, il M5S, tutti sono concordi nel predire un calo del movimento di Luigi Di Maio, anche se di pochi punti percentuali rispetto al 32,7% ottenuto alle elezioni politiche del 4 marzo.
I pentastellati, è noto, sono ancora abbastanza fluttuanti nelle tornate elettorali locali. Qualche sorpresa potrebbe, invece, riservarla il Pd, ormai orfano di Matteo Renzi, partito per un giro di conferenze negli States, dato quantomeno stabile o, addirittura, in leggera crescita.
Le previsioni dei sondaggisti
A cercare di dare una parziale risposta a questi interrogativi ci pensano alcuni istituti di sondaggi, i cui direttori sono stati intervistati da Il Sussidiario.
“Attenzione al Pd che è tutto tranne che affondato”, si sbilancia Nicola Piepoli, fondatore dell’omonimo istituto. Secondo Piepoli, il Pd potrebbe spingersi fino al 20% dei consensi, guadagnando un paio di punti percentuali rispetto alla debacle del 4 marzo. Questo perché i Dem contano ancora qualcosa in alcune province. Piepoli prevede anche la scontata crescita della Lega, ma solo nelle regioni del centro-nord.
Non al Sud, dove il M5S dovrebbe facilmente riconfermare i numeri clamorosi delle Politiche, seppur calando a livello nazionale fino a circa il 30%.
Non si sbilancia, invece, Carlo Buttaroni, presidente di Tecnè, che definisce queste elezioni comunali un “test” per gli elettori che hanno dato fiducia alle due forze del governo giallo-verde. Passando alle singole città, infine, una rilevazione Swg su Brescia dà quasi per scontato un testa a testa, con relativo ballottaggio, tra il sindaco uscente di centrosinistra, Emilio Del Bono, e la sfidante di centrodestra Paola Vilardi. Altro possibile ballottaggio, stavolta secondo Winpoll, anche a Vicenza tra Ruocco del centrodestra e Dalla Rosa del centrosinistra.