A poche ore dal Consiglio Europeo (i cui appuntamenti sono domani e venerdì prossimo) il Premier Giuseppe Conte ha parlato alla Camera dei Deputati. L'argomento principale è stato il tema dell'immigrazione. Conte ha spiegato come ci sia bisogno di un'Europa più seria, giusta ed equa su tale problematica e di come tale questione stia mettendo in gioco anche i valori dell'Europa unita. Menefreghismo da parte dell'Italia? Niente affatto! Il Presidente del Consiglio ha ribadito come il nostro Paese continuerà a fare la sua parte nei confronti dei migranti.

Conte si è poi complimentato con i soccorsi in mare da parte dei nostri uomini e di come i militari e la Guardia costiera italiana salvino l'onore dell'Europa nel Mediterraneo, un mare che rappresenta la speranza ma troppo spesso anche la triste conclusione di molte vite. Tuttavia, Conte ha anche fatto notare come il regolamento di Dublino sia oramai obsoleto e che non basterà solamente rivederlo, ma del tutto superarlo.

Il Premier Conte: 'Superare l'accordo di Dublino'

Giuseppe Conte è in disaccordo con l'attuale sistema vigente in Europa circa i flussi migratori. Essi si basano sull'accordo di Dublino, un sistema che il premier italiano considera oramai inadeguato. 'Non è da rivedere in alcuni suoi punti - ha spiegato Conte - in quanto è chiaro che oggi sia del tutto inadeguato a gestire i flussi migratori'.

Come ha spiegato il Premier, solo il 7% dei migranti in arrivo risultino essere dei rifugiati.

Conte non si è fatto scrupoli inoltre nel giudicare negativamente il criterio del Paese di primo arrivo. Secondo il Premier, tale criterio non è più atto a gestire i flussi migratori in maniera opportuna. Conte ha inoltre un principio che ama ripetere alla stregua di un vero e proprio mantra: 'Chi sbarca in Italia, sbarca in Europa!'.

'Coste greche, italiane e spagnole sono tutte europee'

Per Giuseppe Conte, se esiste davvero un'Europa, quella di Schengen, un'unica grande istituzione, il criterio del Paese di primo arrivo deve essere necessariamente superato. Il Premier ha continuato il suo discorso alla Camera, affermando che le coste italiane, greche o spagnole siano tutte europee.

L'Europa di Schengen, almeno in teoria, dovrebbe essere fondata sul binomio responsabilità-solidarietà, ha poi continua Conte, di conseguenza il criterio del Paese di primo arrivo non ha più valore. Conte ha poi rassicurato che l'Italia al vertice UE farà la sua parte, con la consapevolezza di un governo che in Europa parla con 'una voce ferma e risoluta'.

Giuseppe Conte chiede a Bruxelles un segnale anche sul fronte economico

Dopo i migranti, il discorso di Giuseppe Conte si è spostato su Bruxelles, a cui il premier italiano ha chiesto un segnale sui conti pubblici ed il fronte economico. Dopo i dati recentemente resi noti dall'Istat, non si può indugiare ha spiegato il Presidente del Consiglio.

Proprio per questo è d'uopo dare informazioni concrete a cinque milioni di italiani ancora in attesa. Conte ha fatto una richiesta di flessibilità, che servirà a rendere concreto il progetto del reddito di cittadinanza.