“Una nuova legge che permetta la legittima difesa delle persone perbene nelle proprie case è una nostra priorità”. Con queste parole, pubblicate a commento di un post pubblicato su Facebook, Matteo Salvini torna a chiedere di approvare in tempi brevi una legge sulla legittima difesa che consenta agli italiani che lui stesso definisce “perbene” di difendersi a colpi di arma da fuoco dalle aggressioni nelle proprie abitazioni messe in atto da ladri, rapinatori e criminali. Il ministro dell’Interno decide di premere su uno dei suoi cavalli di battaglia elettorali basandosi sui dati raccolti nell’ultimo rapporto del Censis sulla sicurezza.

Il rapporto Censis 2018 sulla sicurezza in Italia

Il consueto Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia, stilato dal Censis in collaborazione con Federsicurezza, è stato presentato, oggi 27 giugno, nella sala degli Atti parlamentari presso la Biblioteca del Senato intitolata a Giovanni Spadolini’. Evento introdotto dal direttore generale del Censis, Massimo Valerii, e dal presidente di Federsicurezza, Luigi Gabriele. Tra i partecipanti anche il sottosegretario al ministero dell’Interno, il leghista Nicola Molteni. Durante la riunione sono stati snocciolati alcuni dati: la percezione del rischio sicurezza è in aumento tra gli italiani, nonostante nel 2017 si sia registrato un calo dei reati del 10,2%.

Il 39% dei cittadini si dice favorevole alla possibilità di acquistare un’arma da fuoco con più facilità. Percentuale in netta ascesa rispetto al 26% del 2015. Ad oggi, una pistola o un fucile è già presente in circa 4,5 milioni di abitazioni e le licenze per porto d’armi sono aumentate del 13,8% in un solo anno.

Milano ‘capitale del crimine’

Il rapporto del Censis sulla sicurezza passa poi ad esaminare il quadro dei reati città per città. Emblematico il caso di Milano, considerata la ‘capitale del crimine’ italiano con 237.365 reati commessi nel 2016 (9,5% del totale nazionale). Nel capoluogo lombardo, però, gli omicidi si sono ridotti del 43,9% in dieci anni (erano 611 nel 2008 a fronte dei 343 del 2017).

Ma anche furti e rapine sono calati, rispettivamente del 13,9% e del 37,6%. A fare compagnia a Milano sono altre tre metropoli, con Roma al secondo posto per numero di reati, Torino al terzo e Napoli al quarto. In totale, in queste quattro province dove vive il 21,4% degli italiani, avviene il 30% degli atti criminali.

La proposta di Salvini

In questo quadro che, a guardare i numeri, vede solo la percezione della criminalità crescere tra gli italiani, si inserisce la proposta della Lega di Matteo Salvini di rendere più facile la legittima difesa nelle abitazioni concedendo la possibilità ai cittadini italiani di sparare contro chiunque violi la loro proprietà con l’intenzione di rubare o usare violenza.