A rendere il clima politico ancora più incandescente del normale ci ha pensato l’autogol siglato da Filippo Nogarin. Il sindaco di Livorno in quota Cinquestelle, nel bel mezzo del caso Aquarius, ha spiazzato tutti dichiarandosi a favore dell’accoglienza dei profughi senza ma e senza se. Un post che ha immediatamente scatenato le reazioni più disparate, tanto da costringere il diretto interessato a compiere un clamoroso dietrofront cancellando il messaggio dalla sua pagina Facebook. Troppo tardi: agli occhi dei Social è impossibile sfuggire. C’è chi ha parlato di ordini dall’alto e chi di responsabilità istituzionale.

Ciò che è certo è che dietro il comportamento di Nogarin (non è il primo e non sarà l’ultimo) vi è il triplo salto in avanti del Movimento5Stelle passato dalle barricate dell’opposizione ai banchi del governo in coabitazione della Lega. La gestione dei flussi migratori è un argomento spinoso, ancor di più con un alleato scomodo come Matteo Salvini che ha chiaramente dimostrato alla prima occasione utile la sua linea ultra intransigente. A cogliere la palla al balzo per invitare Nogarin alla disobbedienza civile, in nome dell’antica tradizione di Livorno sul tema dell’accoglienza, ci ha pensato il noto scrittore Roberto Saviano: “Sii fiero del post che avevi scritto e che probabilmente sei stato costretto a cancellare”.