Dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini sui rom, pronunciate ieri a TeleLombardia, la questione ‘zingari’ continua a tenere banco nelle discussioni politiche e sui mass media. Alcuni membri della famiglia casamonica, di origine sinti, ma tutti di nazionalità italiana e residenti in maggioranza a Roma, hanno risposto subito alla proposta del ministro dell’Interno di effettuare maggiori controlli sui campi rom, arrivando a pronunciare parole giudicate minacciose dal titolare del Viminale. A Salvini non è andato giù soprattutto quel “con noi deve rigare dritto” uscito dalla bocca di Angela Casamonica.
Per questo ha deciso di rispondere a modo suo con un post su Facebook
Il post di Salvini in risposta ai Casamonica
Stavolta il post pubblicato da Matteo Salvini sul suo profilo Facebook non contiene video o articoli di altri giornali condivisi, ma solo una sua fotografia in primo piano accompagnata da una breve frase. “Qualcuno dei Casamonica mi minaccia e mi invita a ‘rigare dritto’? - denuncia il ministro - Non mi spaventa, anzi mi dà ancora più forza per riportare ordine, legalità e giustizia in Italia”. Insomma, il capo della Lega si dimostra deciso a proseguire per la sua strada, cercando di assicurare legalità e sicurezza ai cittadini onesti che, fino a prova contraria, lo hanno votato proprio per intervenire su immigrazione clandestina e criminalità.
Le dichiarazioni dei Casamonica
La dura risposta di Salvini arriva a poche ore dalle dichiarazioni rilasciate da alcuni membri della famiglia Casamonica, rimasti colpiti dall’intenzione del ministro dell’Interno di imporre una stretta di legalità ai campi rom, considerati ricettacolo di crimini, furti e cattiva educazione dei bambini, costretti, a suo modo di vedere, a rinunciare alla scuola per essere costretti ad un futuro da ladri.
“Noi siamo italiani da sette generazioni”, ha detto Luciano Casamonica, nipote di quel Vittorio dopo la cui morte, nell’estate del 2015, venne organizzato il famoso funerale a Roma, con tanto di elicottero e petali di rose lanciati dall’alto. Secondo Luciano, il ministro “può dire quello che vuole” anche se “non può cambiare la vita delle persone con due parole”.
Il noto membro della famiglia sinti dice di sentirsi romano a tutti gli effetti, di lavorare, di aver fatto cinema e di avere dei figli che sono nati nella Capitale.
Quasi in contemporanea con le dichiarazioni di Luciano, erano arrivate quelle di una donna del clan. Ad Angela Casamonica, infatti, non era andata giù la frase salviniana sui rom italiani che, aveva detto, “purtroppo ce li dobbiamo tenere”. Dopo aver definito il ministro una “brava persona” che “fa il suo lavoro”, ma con il quale non ha “niente a che spartire”, la signora Angela si era lasciata sfuggire un poco rassicurante “con noi deve rigare dritto, non dire che viene a cacciare le persone”. Un invito un po’ troppo caloroso che, evidentemente, a Salvini è sembrato qualcosa di molto simile ad una minaccia.