Momento storico, nessuno lo mette in dubbio. Quello tra Donald Trump e Kim Jong-un è il primo incontro faccia a faccia tra un leader nordcoreano ed un presidente americano in carica. Impensabile, certamente, un anno fa di questi tempi quando i toni di entrambi erano da guerrafondai senza condizioni ed ognuno misurava il proprio bottone nucleare. Un anno dopo i due si sono stretti la mano ed hanno iniziato a parlare di smantellamento dell'arsenale nucleare di Pyongyang sulle cui reali dimensioni non ci sono mai state certezze. Essere seduti fianco a fianco è stato comunque un grande successo.

Il primo prodotto concreto di questo bilaterale è il documento che ambedue i leader hanno sottoscritto.

I contenuti del documento

Per il momento, quanto firmato dai due capi di Stato corrisponde a quanto richiesto da Washington e potrebbe andar bene a Pyongyang. Ma si tratta comunque di un accordo preliminare i cui dettagli devono essere chiariti punto per punto e, per questo, i negoziati saranno certamente ancora lunghi ed articolati. Ad ogni modo ed in base a quanto è stato diffuso alla stampa internazionale circa i contenuti del documento, Donald Trump e Kim Jong-un si sono impegnati a lavorare "in direzione della completa denuclearizzazione della penisola coreana" ed hanno promesso sforzi in sinergia per "una pace che sia stabile e duratura".

Si premettono, prima di ogni cosa, "nuove relazioni" tra i due Paesi e gli Stati Uniti hanno promesso di accompagnare il processo di denuclearizzazone della penisola coreana con "garanzie sulla sicurezza". Proprio su questo punto bisogna chiarire in quali termini la Corea del Nord si sentirà garantita dalla controparte. Tra i due, nonostante il clima cordiale di Singapore, c'è ancora diffidenza e lo testimoniano i controlli di un addetto alla sicurezza nordcoreano sulla penna che stava per essere utilizzata dal suo leader. Kim ha voluto comunque ringraziare Trump. "Gli sono grato per aver fatto accadere questo incontro", ha detto.