"Decreto Dignità approvato in Consiglio dei Ministri: è la Waterloo del precariato. Cominciamo a restituire i diritti ai cittadini. Le persone tornano a essere persone".

Così il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, affida a un video su Facebook, pochi minuti dopo la conclusione dell'esecutivo di ieri sera, l'approvazione di un provvedimento particolarmente innovativo dal punto di vista delle misure fiscali e delle politiche lavorative. Il testo nei giorni scorsi aveva suscitato i dubbi del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, sull'assenza di idonee coperture.

Misure su spesometro, split payment, jobs act e delocalizzazione

Di Maio ha confermato la semplificazione dello spesometro, che prevede un solo adempimento all'anno, così come circolato nelle bozze rese note dall'Ansa, che prevedeva lo slittamento al 28 febbraio rispetto al 30 settembre inizialmente previsto. Aiuti concreti anche ai professionisti, che non dovranno più affrontare le spese legate al meccanismo dello split payment sulla scissione dei pagamenti IVA.

L'impegno concreto dell'esecutivo sulla lotta al precariato, secondo quanto ha affermato Di Maio, si esplicita nella presenza di forti penalizzazioni per il datore di lavoro in caso di ingiusti licenziamenti per i contratti a tempo indeterminato e nell'introduzione di forti limiti all'abuso di contratti a tempo determinato.

Il vicepremier aveva già anticipato nella conferenza stampa di ieri mattina la presenza di interventi di rimodulazione del meccanismo del jobs act nella parte relativa al contratto a tempo indeterminato e a tutele crescenti.

La prassi imprenditoriale della delocalizzazione presso Paesi con il costo del lavoro più basso o una tassazione più favorevole sarà fortemente osteggiata attraverso il recupero del beneficio dell’iper ammortamento in caso di cessione o delocalizzazione degli investimenti.

In caso di delocalizzazione dell’attività economica o di un’attività analoga o di una loro parte, sia in altri Stati dell'Unione Europea che in Paesi extra UE, per la quale siano stati concessi aiuti di Stato per l’effettuazione di investimenti produttivi, l’impresa non solo potrà più beneficiare delle misure ma è sottoposta a sanzioni pecuniarie di importo da due a quattro volte quello del beneficio fruito.

Secondo l'ultima bozza circolata sarà vietato il trasferimento per i primi "cinque anni dalla data di conclusione dell'iniziativa agevolata", mentre una prima versione prevedeva il limite dei 10 anni. Il beneficio, inoltre, andrà restituito con gli interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali.

Gioco d'azzardo: vietata la pubblicità

Tra le misure votate anche il divieto per la pubblicità del gioco d'azzardo, un tema particolarmente caro ai pentastellati, definito dal senatore Giovanni Endrizzi come il cuore di una proposta sociale particolarmente coraggiosa. Per quest'ultimo punto Di Maio ha rassicurato sulla tenuta della situazione lavorativa degli impiegati nel comparto.