Continua la protesta anti-Salvini nel Salento. Oggetto delle critiche, come si può immaginare, è la circolare emanata qualche tempo fa dal Ministero dell'Interno, riguardo alla lotta contro gli ambulanti in spiaggia. Il decreto emanato dal Viminale infatti, ha trovato applicazione in alcuni centri salentini, in particolare lungo la costa brindisina, dove nei giorni scorsi sono fioccate le prime multe ai vu-cumprà. Ma dal paesino di Racale, in provincia di Lecce, arriva dura e secca la presa di posizione del sindaco Pd Donato Metallo, che si scaglia contro il Premier.

Il sindaco su Facebook: 'I miei vigili non multeranno gli ambulanti'

La lettera che Metallo invia a Salvini è chiara fin dall'inizio circa le intenzioni dell'Amministrazione Comunale. Il messaggio parte a mezzo social e, nell'arco di 48 ore dalla pubblicazione, ottiene 5 mila reazioni e 3 mila condivisioni. Il sindaco, all'inizio della sua lettera, sottolinea dapprima come sulle spiagge salentine, e in particolare quelle delle marine di Racale, non ci saranno agenti di Polizia Locale per multare gli ambulanti. Recentemente, proprio l'Arci Lecce, come annunciavano qualche tempo fa, si è espressa per prima sulla questione. La stessa associazione salentina si è quindi scagliata contro il leader della Lega, definendo assurda la decisione presa dagli organi ministeriali.

Per il primo cittadino, quello di Salvini è un decreto inutile, che non mira a combattere l'illegalità. Questa per il sindaco salentino si contrasta restituendo i soldi rubati, chiaro riferimento ai presunti 49 milioni di euro che il partito leghista avrebbe sottratto all'erario. Sempre il mittente, sottolinea come i vigili urbani locali abbiano risorse esigue, e come i componenti dello stesso corpo di polizia siano giovani che lavorano dalle 18 alle 24 ore a settimana, con contratti part-time.

Il problema della mancanza di risorse per poter controllare tutta la costa, non solo per gli ambulanti, era stato anch'esso sottolineato da Arci Lecce. La lettera del sindaco inoltre, sottolinea come tutti i primi cittadini italiani, lottino ogni giorno contro la malavita, subendo spesso atti intimidatori.

No alla guerra tra poveri

Il primo cittadino ha sottolineato nella sua lettera, come l'iniziativa intrapresa dall'Interno, miri a creare una guerra tra poveri. Infatti, sempre secondo l'Amministrazione presieduta da Metallo, gli ambulanti non rappresenterebbero un problema per la società. La questione è destinata sicuramente ad una lunga discussione. Salvini, per ora, non ha ancora risposto all'ennesima polemica che lo vede coinvolto.