La nota al Documento di Economia e Finanza (Def) dovrà essere votata dal Consiglio dei Ministri e dal Parlamento. Una nota che, in mancanza del reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, quota 100-Fornero e risarcimento dei truffati dalle banche, potrebbe non avere i voti del Movimento 5 Stelle. E' questa, in sintesi, l'idea del vicepremier e ministro per lo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, che avrebbe fatto tali esternazioni nel corso di una riunione con i ministri pentastellati. Il titolare del MiSE, poi, sarebbe andato oltre affermando che non avrebbe alcun senso parlare soltanto di deficit, piuttosto si dovrebbe puntare alla crescita per fornire risposte alle esigenze degli italiani.

Una scelta, quella di puntare sugli investimenti e la crescita di qualità, non più procrastinabile, secondo Di Maio.

Reddito di cittadinanza a marzo, ipotesi Isee

Da metà marzo 2019 verranno riformati i centri per l'impiego i quali erogheranno il reddito di cittadinanza. Ad affermarlo, durante la trasmissione “Porta a Porta”, è il vicepremier Luigi Di Maio che ha colto l'occasione per annunciare un'iniziativa per cancellare leggi inutili alle imprese.

Ma non è tutto. Secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Matteo Guidesi, il reddito di cittadinanza potrebbe collegarsi all'Isee o rappresentare un incentivo per arginare la disoccupazione. Il tutto ha tenuto a precisare, in linea con il contratto di Governo firmato da Di Maio e Salvini.

Le parole di Massimo Bitonci, sottosegretario al Mef

Trascorrono ore di intenso lavoro per l'esecutivo che si trova ad agire su più fronti. Ieri Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero dell'Economia e Finanza (Mef), ha confermato che si sta lavorando alla pace fiscale e tra le opzioni sul tavolo vi sarebbe quella di cogliere soluzioni anche per l'Iva.

Tuttavia si parla di ipotesi ancora allo studio poiché l'Iva è materia europea. Ma ciò dovrebbe prevedere, in ogni caso, l'incasso dell'Iva dovuta, magari agendo su altri tributi. E la sanatoria, a quel punto, verrebbe ristretta a sanzioni e interessi.

Taglio delle accise, primo segnale sul prezzo dei carburanti

A breve giro potrebbe arrivare un primo atto sui prezzi dei carburanti, tagliando le accise per un importo che varia dai 250 ai 300 milioni di euro.

Questa sarebbe una delle misure più significative del cosiddetto “pacchetto fiscale” portato avanti dalla Lega nella prossima manovra. Da quanto si apprende, i fondi verrebbero reperiti grazie all'extragettito dell'Iva sui carburanti acquisito durante l'anno.