Maurizio Martina risponde a tono a Carlo Calenda, il quale nelle ultime ore aveva dichiarato che "il Pd merita l'estinzione". Un atto dovuto da parte dell'attuale segretario del Partito Democratico, ma che comunque non contribuisce certo a dare un'idea di aria tranquilla all'interno di una forza politica che a lungo è stata la più importante nel panorama politico italiano. L'invito di Martina a Calenda è quello di essere meno arrogante, perché il movimento dei moderati di sinistra non può "permettersi prediche dei singoli con verità in tasca". In particolare la critica del'ex Ministro dello Sviluppo economico era stata rivolta ad un gruppo dirigente la cui ambizione, a detta sua, è quella di spartirsi una torta che si fa via via più piccola, senza badare al bene collettivo.

Martina risponde attraverso l'Huffington Post

Calenda, in occasione del suo intervento a Radio Capital, ha evidenziato come sarebbe addirittura auspicabile che il PD alle prossime elezioni europee non si presenti, lasciando il fronte ad un partito di sinistra, repubblicano e moderato. Si tratta naturalmente di parole che hanno innescato la reazione del segretario Martina, pubblicata dall'Huffington Post. La risposta ha tutta l'aria di essere piuttosto piccata, visto e considerato che si leggono parole dure, pur non citando mai in maniera chiara l'interlocutore. "Adesso basta" tuona Martina nel titolo e aggiunge che chi pensa che il PD debba estinguersi non capisce che si tratta dell'unico "argine" al pericolo rappresentato dalla destra.

Martina parla di necessità di riapertura, di rilancio, ma non di estinzione. Anzi rivolge un invito ai dirigenti del partito affinché la manifestazione del 30 settembre, prevista a Roma, rappresenti un segnale tangibile di sfida collettiva verso la la Lega e il Movimento Cinque Stelle che punterebbero alla dissolvenza dell'Europa.

Il clima del PD non è sereno

Il PD prova a raccogliere i suoi cocci organizzando una cena con i suoi maggiori dirigenti, che però non si fa. In mattinata arrivano le dichiarazioni pesanti di Calenda, che dice che il Partito Democratico merita l'estinzione e attacca duramente Renzi, reo di andare solo per la propria strada. A ciò si aggiunge l'ultima perentoria posizione espressa da Martina. Non servono certo spiccate doti di riflessione per notare che all'interno del PD si respira un'aria poco serena.