La Riforma della Costituzione e più in generale delle Istituzioni è un tema che più o meno in ogni Legislatura emerge nel dibattito politico. E a quanto pare anche in questa XVIII il tema sta per tornare prepotentemente al centro della scena. E' quanto emerge da una dichiarazione fatta dal vicepremier e leader del M5S Luigi Di Maio nel corso di un'intervista di questo martedì 18 settembre a "DiMartedì" su La7, il quale in un breve passaggio ha fatto un annuncio che non può passare inosservato.

Di Maio: 'Noi e la Lega presenteremo una proposta di legge costituzionale: taglieremo 345 parlamentari'

Luigi Di Maio infatti, nel corso di una dettagliata intervista rilasciata al conduttore Giovanni Floris, incentrata prevalentemente sui temi economici e sul rapporti politici fra M5S e Lega, un po' a sorpresa ha infatti detto quanto segue: "Noi e la Lega oggi abbiamo fatto una riunione e abbiamo deciso che la prossima settimana presenteremo una proposta di legge di riforma costituzionale. L'obiettivo è di tagliare 345 parlamentari e far risparmiare ai cittadini circa 100 milioni di euro all'anno". Il tema non è poi stato ulteriormente approfondito nel dettaglio, ma l'annuncio è di quelli molto importanti ed è destinato a far discutere.

Le due precedenti riforme costituzionali vennero bocciate dai cittadini al referendum

Se infatti a queste parole seguiranno dei fatti, significherà che anche l'attuale maggioranza di Governo proverà a mettere mano alla Costituzione. Un tentativo che è fallito già due volte negli ultimi 12 anni, in entrambi i casi a seguito di vittoria del NO al referendum popolare confermativo.

Ricordiamo che infatti nel giugno 2006 la riforma definita "Devolution" (voluta da Berlusconi e Bossi) venne bocciata da parte dei cittadini. Mentre molto più di recente, il 4 dicembre 2016, era stato il Governo Renzi a inciampare sul referendum che metteva al centro il tentativo di modificare la Costituzione. Una sconfitta che poi ebbe anche come conseguenza quella di determinare le dimissioni del leader del PD da Premier, dopo che aveva personalizzato molto nei mesi precedenti.

E' ovviamente ancora presto per parlare nel dettaglio di una proposta sulla quale al momento c'è una sola dichiarazione da parte di un pur autorevolissimo esponente di Governo. Ma il fatto che M5S e Lega intendono avanzare un DDL del genere, il quale per essere approvato dal Parlamento richiede almeno un anno, dimostra che le due forze politiche sono intenzionate ad andare avanti insieme per diverso tempo. Se son rose fioriranno.