La Lega di Matteo Salvini ha dato una decisa spallata alla rimanente "roccaforte rossa" del Nord-Est, il Trentino Alto Adige, spodestando il Partito Democratico, dopo aver conquistato di recente anche il Friuli Venezia Giulia.

Al Pd, dunque, dopo quest'ennesima sconfitta elettorale, nell'Italia settentrionale resta solo l'amministrazione del Piemonte con Sergio Chiamparino, in attesa della chiamata alle urne del prossimo anno.

La vittoria leghista

Le "camicie verdi" sono arrivate al 27% dei consensi nella sola Trento, trascinando la coalizione del centrodestra verso la guida dell'intera Provincia autonoma, che sarà amministrata dal sottosegretario alla Sanità Maurizio Fugatti, classe 1972, nativo di Bussolengo e di professione commercialista.

Il candidato leghista è stato eletto nuovo presidente della Provincia di Trento con oltre il 40% delle preferenze, una percentuale che, tenendo conto del premio di maggioranza, gli consentirà automaticamente di governare. Nella provincia di Bolzano, invece, gli ultimi dati hanno messo in evidenza il calo di SVP (Südtiroler Volkspartei) e il crollo del PD con cui fino a poco tempo fa aveva un'alleanza: i dem, infatti, hanno ottenuto appena il 3,8% dei voti rispetto al 6,7% di cinque anni fa.

Secondo un'indiscrezione lanciata da "Il Fatto Quotidiano", proprio SVP potrebbe stringere un accordo con la Lega che, in questa provincia, ha preferito correre da sola. A differenza delle elezioni precedenti, quando il "Carroccio" era stato praticamente inesistente, in questa tornata elettorale ha fatto incetta di voti, piazzando ben quattro consiglieri a Bolzano e facendo man bassa di seggi a Trento.

Tutto ciò vuol dire che i leghisti avranno il pieno controllo del consiglio regionale formato dalla somma dei due consigli provinciali.

Conquistare il Nord-Est

Il progetto sul quale aveva puntato Matteo Salvini, ovvero la conquista di tutto il Nord-Est, si può dire ormai quasi completato. Il ministro dell'Interno ha profuso gran parte delle sue energie nel raggiungimento di quest'obiettivo, portando avanti una campagna elettorale molto intensa che ha avuto il suo fulcro soprattutto nelle ultime settimane, quando il leader leghista ha tenuto numerosi comizi in tutta l'area in cui si sarebbe andati al voto.

C'era una certa attesa per i risultati di queste elezioni, perché si trattava del primo vero esame elettorale per la Lega da quando è giunta al governo con il Movimento 5 Stelle. Salvini, in conferenza stampa, ci ha tenuto a sottolineare proprio questo aspetto, affermando: "Sono le prime elezioni vere dopo 4 mesi di massacro mediatico", aggiungendo con soddisfazione che, evidentemente, i cittadini di Trento e Bolzano sono contenti dei risultati raggiunti dalla Lega in questi primi mesi al governo.

Gli sconfitti

Non può festeggiare, invece, il Movimento 5 Stelle, non essendo riuscito a conquistare questo bacino elettorale, e fallendo l'obiettivo di diventare una concreta forza politica locale. Il grande sconfitto, però, è indubbiamente il Partito Democratico, incapace di raccogliere consensi tra la popolazione di Bolzano e Trento. I dem, inoltre, hanno pagato la scelta di rompere l'alleanza con il Patt di Ugo Rossi (governatore uscente) che ha deciso di correre da solo. Questa frattura ha, di fatto, spianato la strada ai partiti di centrodestra che, uniti in coalizione e trascinati dall'ondata leghista hanno raggiunto dei risultati più che positivi.