Sergio Mattarella sarebbe seriamente preoccupato dal rischi di bocciatura della manovra economica italiana da parte non solo dell’Unione europea, ma anche delle tanto temute agenzie di rating e, di conseguenza, dei Mercati. Per questo, secondo quanto riporta Marco Antonellis su Dagospia, dopo aver fatto il punto della situazione, ritenuta drammatica, con il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, e con quello della Banca d’Italia, Ignazio Visco, Mattarella starebbe valutando l’ipotesi di inviare un messaggio formale al Parlamento, in modo tale da orientarne almeno in parte l’opinione prima del voto sulla manovra.

Intanto, il batti e ribatti senza esclusione di colpi tra governo M5S-Lega (con il vento in poppa nei sondaggi) e burocrati europei prosegue, con la Commissione europea che boccia il Def presentato dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, e con il vicepremier Luigi Di Maio che avverte: “Nessun piano B, indietro non si torna”.

Mattarella terrorizzato dalla reazione delle Borse

Dunque, secondo l’indiscrezione riportata dal solitamente ben informato blog di Roberto D’Agostino, tutta da verificare ovviamente, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarebbe terrorizzato dal rischio di bocciatura dei conti economici italiani da parte non solo degli odiati commissari europei come Jean Claude Juncker (presidente), Pierre Moscovici (Affari Economici) e Valdis Dombrovskis (vicepresidente).

La vera paura di Mattarella è che le agenzie di rating come Moody’s e Standard & Poor’s declassino ulteriormente il nostro Paese, scatenando così una successiva tempesta perfetta anti italiana nelle Borse di tutto il mondo.

Il ruolo di Draghi e il possibile messaggio alle Camere

A spingere l’inquilino del Quirinale in questa direzione, sarebbero stati, sempre secondo Antonellis, i due governatori, rispettivamente di Bankitalia e Bce, Ignazio Visco e Mario Draghi.

Quest’ultimo, come raccontano le cronache, è anche salito al Colle mercoledì scorso, forse, sostiene Dagospia, proprio per convincere Mattarella che la sentenza negativa dei Mercati potrebbe rappresentare un punto di non ritorno per l’Italia, destinata quindi al fallimento come la Grecia. Per questo il capo dello Stato avrebbe deciso di correre ai ripari pensando di fare ricorso - questa la bomba lanciata da Dagospia che cita come fonte non meglio precisati “consiglieri” del presidente - ad un messaggio formale da inviare alle Camere.

Lo scopo di questo atto ufficiale, una ‘gamba tesa’ alzata sulle prerogative istituzionali di esecutivo e parlamento, sarebbe quello di dissuadere deputati e senatori dal votare una manovra economica considerata disastrosa.