Matteo Renzi attacca duramente Beppe Grillo dopo la sua ultima uscita. Al Circo Massino, in occasione della manifestazione del Movimento Cinque Stelle, il comico genovese aveva infatti scelto, ancora una volta, di attaccare la politica scegliendo la sua arma consueta: l'ironia tagliente.
Stavolta, però, secondo il giudizio dell'ex segretario del Pd, ma anche di alcune associazioni, è andato oltre. Grillo parlando di alcuni tra i nomi più in vista dell'attuale panorama politico li ha definiti: "Psicopatici, con la sindrome di Asperger". Parole che si sono rivelate una specie di "goccia" che ha fatto traboccare il vaso del dissenso di Matteo Renzi, che ha scelto il suo profilo ufficiale Facebook per pubblicare parole piuttosto pesanti nei confronti dell'ispiratore del movimento penstellato.
Renzi si schiera dalla parte delle famiglie che lottano per i diritti dei bambini autistici
Il post di Matteo Renzi dedicato alle parole di Beppe Grillo risulta piuttosto duro e diretto. La premessa è riservata al dissenso riservato verso chi non si è trattenuto dal rivolgere quelli che, secondo il senatore del Pd, al Presidente della Repubblica Mattarella, al capo dello Stato francese e all'opposizione. Che, però, la pubblicazione di Renzi sia destinata a far discutere, lo si capisce non appena si nota che il comico genovese viene etichettato come "noto pregiudicato".
"Non pago - sottolinea - ha pensato bene di insultare le persone che soffrono di autismo". Renzi, sulla base di ciò, si è riservato una digressione su quelli che sono i problemi di genitori che combattono affinché i propri figli autistici non subiscano alcun tipo di discriminazione .
"Che vergogna - tuona - che il primo partito italiano chiuda la propria festa annuale con parole di scherno verso queste famiglie".
Renzi rivendica orgoglio la propria diversità dal Movimento Cinque Stelle
L'occasione diventa proficua per sottolineare quella che, secondo Renzi, è una netta diversità tra lui e il Movimento Cinque Stelle.
E non solo, sottolinea, per quelli che sono i temi politici più ricorrenti, come il garantismo contro il giustizialismo, il lavoro invece del reddito di cittadinanza e la legalità contro i condoni.
"Siamo diversi - evidenzia - anche sui diritti, noi siamo quelli dela legge sull'autismo". Renzi sottolinea come sia inaccettabile che una forza politica insulti Mattarella o Macron, ma offendere un bambino autistico sia molto peggio. La conclusione, però, è piuttosto eloquente: "Senza giri di parole: Beppe Grillo mi fai schifo".