Ieri a Lira TV, l'attuale governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha raccontato, con il solito sarcasmo che lo contraddistingue, le questioni politiche italiane dell'ultima settimana, lanciando frecciatine all'indirizzo prima del sindaco di Roma Virginia Raggi, assolta dopo l'inchiesta sulle nomine in comune, e poi all'indirizzo di Danilo Toninelli, per la famigerata e contestata esultanza a pugno chiuso, che ha avuto luogo un istante dopo l'approvazione del Decreto su Genova. Dinanzi alle telecamere della storica emittente campana, il governatore Vincenzo De Luca ha dichiarato: "Vede, abbiamo vissuto una settimana che ci strappa dalla dimensione della concretezza e ci trasporta in una dimensione virtuale.

Momenti impensabili nella vita di questo Paese". Il governatore salernitano si è riferito al "processo di beatificazione di Virginia Raggi". "La Raggi come Santa Rita da Cascia", ha sottolineato. Per De Luca, nel mentre si sono celebrati questi momenti indelebili, "le buche di Roma continuano imperterrite a riempirsi di acqua piovana e di lacrime amare" dei romani. "I romani sempre si allagano", ha ribattuto.

L'ex sindaco di Salerno ha poi parlato del pugno chiuso di Toninelli, spiegando: "E' successo un casino in Parlamento per l'approvazione del decreto su Genova. Ma diciamo che il ministro Toninelli si era già esibito in performance di grande qualità. Lei ricorderà che la prima discussione sul ponte di Genova ha visto impegnato il ministro in una proposta che ha riempito di emozione tutti, per primo credo Gino Paoli a Genova.

Immaginava un ponte sotto il quale ci fossero giardini pensili, piste ciclabili, ristoranti stellati con i TIR che camminavano sopra il ponte. Mi è già capitato di dire che il ministro Toninelli ha introdotto nella Politica italiana le visioni, ma non come può immaginare lei, le visioni rooseveltiane o kennedyane: le allucinazioni da LSD.

Questo vede montagne che si aprono, le acque del mare che si aprono".

De Luca: 'Toninelli col pugno chiuso è un sacrilegio'

L'ex sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture nel Governo Letta, ha poi proseguito nel suo intervento, dicendo: "Vorrei parlare dell'ultimo episodio che ha creato scandalo, il pugno chiuso con cui Toninelli salutava il Parlamento per l'approvazione del Decreto Genova.

In realtà il pugno chiuso era un gesto mitico-allegorico. Quei malviventi dei parlamentari l'hanno accolto come un oltraggio. Questo è sbagliato. In realtà il Ministro Toninelli stava salutando il sottocomandante campesino Di Battista dall'altra parte dell'oceano", nel momento in cui ha alzato il pugno chiuso.

"Toninelli col pugno chiuso è un sacrilegio, e dai!", ha attaccato beffardamente il governatore campano. Nel mondo ormai soltanto "Toninelli, Maduro e Kim Jong-un salutano in questo modo". Per il Presidente della Regione Campania del Partito Democratico, ormai "viviamo in un Paese triste e in declino", dove gli attori politici che ci rappresentano, ci fanno vivere continuamente settimane "effervescenti, spumeggianti e creative" di spettacolarizzazione della politica.